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lunedì 30 aprile 2012

- BERLUSCONI HA SCELTO GUARDIOLA

da SportMediaset

  Via libera a Galliani per trattare Pep




Mentre Massimiliano Allegri si gioca a Siena le residue chance di scudetto del suo secondo Milan, Silvio Berlusconi è già pronto a voltare pagina. Lo assicura Repubblica, secondo cui il numero uno del Milan ha dato mandato ad Adriano Galliani per andare a trattare con Pep Guardiola, fresco di addio al Barcellona. L'operazione, onerosissima, sembra al momento quasi impossibile dato che Guardiola ha ammesso di volersi prendere un anno sabbatico. L'operazione Guardiola è insomma partita anche se, come detto, ha tutta l'aria di non essere troppo facile. I nodi da sciogliere sono parecchi e riassumibili in poche righe: 1) convincere Guardiola a ributtarsi subito nella mischia sembra oggi fantascienza; 2) l'ingaggio del buon Pep supera di parecchio il tetto previsto dal Milan per un allenatore; 3) l'ex blaugrana va accontentato anche con investimenti importanti sul mercato. Importanti e, quindi, gravosi per il bilancio rossonero; 4) la concorrenza è agguerrita come non mai; 5) il rapporto con Ibrahimovic è, come noto, pessimo. Uno, quindi, probabilmente esclude l'altro. E proprio questo ultimo punto apre un capitolo di cui, finora, al Milan si era tentato di non parlare. Quale sarà il futuro di Ibra. La sensazione - ma è davvero solo una sensazione - è che qualcuno, nell'alta dirigenza rossonera, non sia in realtà troppo soddisfatto dallo svedese che ha certamente portato uno scudetto, ma ha anche fatto terra bruciata intorno a sè. La personalità di Zlatan ha condizionato il modo di giocare dei rossoneri - modo che tra l'altro al presidente non piace affatto - e, ancor peggio, ha condizionato le prestazioni di giocatori mentalmente più fragili come, per dire il più importante, Pato, un uomo su cui, per vari motivi, Berlusconi punta moltissimo. A questo va aggiunta la questione mal di pancia. In questa stagione, a più riprese, si è ventilata la possibilità che Ibrahimovic possa presentarsi a fine anno alla cassa con la pretesa di un ritocchino al suo ingaggio. A questa richiesta il Milan è pronto a rispondere picche ben sapendo che questo porterebbe all'addio di Ibra e al suo possibile passaggio al Real Madrid. Il punto cinque, su questa base, diventerebbe: o Ibra o Guardiola o Pato. C'è un altro dettaglio non insignificante da prendere in considerazione. Guardiola costa molto, è vero, ma sa costruire dalle fondamenta. Il che, tradotto, significa che con lui il Milan potrebbe cominciare a lavorare seriamente sul settore giovanile e, quindi, potrebbe in prospettiva risparmiare dei soldi sul mercato. Il gioco, evidentemente, varrebbe la candela. Galliani, su benestare di Berlusconi, ha avviato l'operazione Guardiola. Dove poi porterà questa avventura è ancora tutto da capire.

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