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lunedì 30 aprile 2012

- BERLUSCONI HA SCELTO GUARDIOLA

da SportMediaset

  Via libera a Galliani per trattare Pep




Mentre Massimiliano Allegri si gioca a Siena le residue chance di scudetto del suo secondo Milan, Silvio Berlusconi è già pronto a voltare pagina. Lo assicura Repubblica, secondo cui il numero uno del Milan ha dato mandato ad Adriano Galliani per andare a trattare con Pep Guardiola, fresco di addio al Barcellona. L'operazione, onerosissima, sembra al momento quasi impossibile dato che Guardiola ha ammesso di volersi prendere un anno sabbatico. L'operazione Guardiola è insomma partita anche se, come detto, ha tutta l'aria di non essere troppo facile. I nodi da sciogliere sono parecchi e riassumibili in poche righe: 1) convincere Guardiola a ributtarsi subito nella mischia sembra oggi fantascienza; 2) l'ingaggio del buon Pep supera di parecchio il tetto previsto dal Milan per un allenatore; 3) l'ex blaugrana va accontentato anche con investimenti importanti sul mercato. Importanti e, quindi, gravosi per il bilancio rossonero; 4) la concorrenza è agguerrita come non mai; 5) il rapporto con Ibrahimovic è, come noto, pessimo. Uno, quindi, probabilmente esclude l'altro. E proprio questo ultimo punto apre un capitolo di cui, finora, al Milan si era tentato di non parlare. Quale sarà il futuro di Ibra. La sensazione - ma è davvero solo una sensazione - è che qualcuno, nell'alta dirigenza rossonera, non sia in realtà troppo soddisfatto dallo svedese che ha certamente portato uno scudetto, ma ha anche fatto terra bruciata intorno a sè. La personalità di Zlatan ha condizionato il modo di giocare dei rossoneri - modo che tra l'altro al presidente non piace affatto - e, ancor peggio, ha condizionato le prestazioni di giocatori mentalmente più fragili come, per dire il più importante, Pato, un uomo su cui, per vari motivi, Berlusconi punta moltissimo. A questo va aggiunta la questione mal di pancia. In questa stagione, a più riprese, si è ventilata la possibilità che Ibrahimovic possa presentarsi a fine anno alla cassa con la pretesa di un ritocchino al suo ingaggio. A questa richiesta il Milan è pronto a rispondere picche ben sapendo che questo porterebbe all'addio di Ibra e al suo possibile passaggio al Real Madrid. Il punto cinque, su questa base, diventerebbe: o Ibra o Guardiola o Pato. C'è un altro dettaglio non insignificante da prendere in considerazione. Guardiola costa molto, è vero, ma sa costruire dalle fondamenta. Il che, tradotto, significa che con lui il Milan potrebbe cominciare a lavorare seriamente sul settore giovanile e, quindi, potrebbe in prospettiva risparmiare dei soldi sul mercato. Il gioco, evidentemente, varrebbe la candela. Galliani, su benestare di Berlusconi, ha avviato l'operazione Guardiola. Dove poi porterà questa avventura è ancora tutto da capire.

- Allegri: «Milan sta pagando punti persi ad inizio anno»



Il tecnico dei rossoneri: «Oggi era importante vincere per stare attaccati alla Juve e sperare che loro mollino qualcosa, anche se mi sembra difficile. Cassano? Lui e Gattuso sono stati infortuni che nessuno si poteva immaginare. Berlusconi? Col presidente ho un ottimo rapporto» 

 ROMA - "Stiamo pagando i punti persi a inizio stagione": così Massimiliano Allegri ai microfoni di Sky Sport. Il tecnico del Milan fuga poi le voci sui presunti dissaporti con il presidente del Milan, Silvio Berlusconi: "Col presidente ho un ottimo rapporto - dice - l'ho sentito anche questa mattina e, con Galliani ci vediamo quotidianamente. Al Milan sto bene, in due anni abbiamo vinto scudetto, una Supercoppa, siamo in corsa per lo scudetto, in Champions siamo stati eliminati ai quarti dal Barcellona. Non credo ci siano problemi". Parlando della rincorsa alla Juventus in chiave scudetto, il tecnico livornese aggiunge: "Oggi era importante vincere per stare attaccati alla Juve e sperare che loro mollino qualcosa, anche se mi sembra difficile. Cassano? Lui e Gattuso sono stati infortuni che nessuno si poteva immaginare. Abbiamo avuto tanti infortuni. Quando ti mancano tanti campioni alla lunga la paghi. Come si recuperano i tre punti? Ci vuole che la Juve pareggi due partite e noi si vincano tre". "Quest'anno abbiamo giocato 4 volte col Barcellona - ha aggiunto - e nel ritorno dei quarti c'erano tante aspettative e infatti abbiamo speso tanto e abbiamo pagato a caro prezzo con la Fiorentina e poi col Bologna. Non siamo più brillanti come un mese fa dopo una stagione tosta e con tanti infortunati, cosa che non mi ha permesso di far rifiatare qualcuno. La cosa che mi dispiace - ha concluso Allegri - è che c'è stato un accanimento contro il Milan mentre stavamo lottando per lo scudetto". "È stato alzato un polverone inutilmente. Ho un contratto fino al 2014 che intendo rispettare ed ho un ottimo rapporto con il presidente". Ai microfoni di Stadio Sprint su Rai 2 il tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, assicura che anche il prossimo anno resterà sulla panchina rossonera. "Con il presidente - aggiunge - ho parlato stamattina anche di questo".

sabato 28 aprile 2012

- Nesta: futuro a New York?

da ASCA.it
(ASCA) - Roma, 27 apr - ''Tranquilli, non vado alla Juve''. Alessandro Nesta e' un uomo di parola ma, dopo aver promesso di non seguire Pirlo in bianconero, lascera' comunque il Milan a fine stagione. In scadenza di contratto, a 36 anni, il difensore ex Lazio sembra aver deciso di chiudere la carriera negli Stati Uniti, piu' precisamente a New York, dove giocano Thierry Henry e Rafa Marquez. Ora il Milan si trova alle prese con un grosso problema: come colmare il vuoto lasciato da uno dei piu' forti difensori al mondo degli ultimi decenni? Galliani deve trovare una soluzione, anche se non sara' affatto facile. Premessa: i rossoneri hanno gia' investito per il dopo Nesta l'anno scorso, quando strapparono alla Roma il francese Mexes, che adesso e' chiamato a fare un salto di qualita'. Oltre al giovane Acerbi gia' prenotato dal Chievo via Genoa e al possibile rinnovo del contratto a Yepes, il Milan, riferisce ''calciomercato.com'', potrebbe prendere un altro difensore. Ieri a Milanello c'e' stata la visita del ct Prandelli e proprio due elementi nel giro della Nazionale potrebbero fare al caso di Allegri (o di chi ne prendera' il posto in panchina): Ogbonna del Torino e Criscito dello Zenit San Pietroburgo. Entrambi sono in grado di agire sia da difensori centrali, che come terzini sinistri. Due alternative piu' ''economiche'' sono invece rappresentate dal ritorno di Astori dal Cagliari e da Natali, in scadenza di contratto con la Fiorentina.

giovedì 26 aprile 2012

- Calciomercato Milan: Eriksen pista calda, è pronto per la Serie A

da Calcioline.it


Milan nella tempesta. In piena corsa scudetto, i rossoneri sono alle prese con non pochi problemi interni. Uno su tutti, la posizione sempre più in bilico di Massimiliano Allegri, che dopo aver debuttato vincendo il tricolore alla prima occasione, potrebbe rischiare il posto in caso di sconfitta nel testa a testa con la Juventus. L’ombra di Fabio Capello si fa sempre più pressante, ma a tenere banco è anche il mercato. L’obiettivo di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani è rinforzare il centrocampo, ed una pista sempre calda è quella che porta dritti dritti ad Amsterdam, dove gioca il giovanissimo Christian Eriksen, centrocampista danese classe 1992 e gioiello dei lancieri pronto a spiccare il volo verso palchi più ambiziosi. Magari per arrivare al Milan, che ha necessità di ringiovanire il centrocampo, ricco di ultratrentenni e povero di linfa verde. L’agente del giocatore è possibilista: “Non so quali sono le squadre maggiormente interessate al suo acquisto, ma posso dirvi con certezza che secondo me è pronto per giocare in qualunque campionato“, ha detto Schoots Martins, ma preferisce aspettare la fine del campionato: “L’Ajax ha una grande chance di conquistare il titolo, perciò preferisco non mettere pressione sul ragazzo parlando di mercato“.

- Milan, mezza rosa è in bilico

da SportMediaset.it

  Maxi e Aquilani rischiano il taglio


 Il Milan 'cadente' di fine stagione farà i conti con un maggio caldissimo sul fronte mercato. Fra prestiti e contratti in scadenza, mezza rosa di Allegri è col fiato sospeso. Maxi Lopez e Aquilani difficilmente saranno riscattati da Catania e Liverpool, ma anche la questione legata ai senatori va approfondita: solo Ambrosini e Gattuso, infatti, potrebbero essere riconfermati. Nesta e Seedorf sono pronti all'addio, come Inzaghi. Dubbio Van Bommel. La filosofia non si discute. Per questo, di contratto si parlerà soltanto a bocce ferme. Ma non è un azzardo ipotizzare che molti milanisti siano parecchio ansiosi di conoscere il futuro prossimo. Gente che di questi colori ha fatto la propria bandiera. O che, più semplicemente, si è resa utile nello scacchiere del conte Max. Tutto fa brodo: il Milan deve fare i conti con riflessioni forzate e un restyling obbligato. Mezza rosa - esattamente 13 giocatori - meritano degli approfondimenti in materia. E Via Turati, alla fine del campionato, metterà in moto le sue porte girevoli. Qualcuno è in prestito e attende, forse invano, di essere riscattato. Un nome su tutti? Alberto Aquilani. Il centrocampista, in prestito dal Liverpool, sarebbe diventato rossonero a tutti gli effetti se avesse raggiunto le 25 presenze stagionali (in cambio di 8 milioni). E' fermo a 22,5, dato che quelle dalla panchina valgono la metà. Alla fine mancano 4 gare, ma Aquilani non è titolare da una vita. Forse il paventato arrivo di Montolivo non rende indispensabile la sua presenza nel Milan dell'anno prossimo. I rossoneri, a centrocampo, potranno contare su Muntari: giunto in prestito secco dall'Inter, sarà tesserato perché ha convinto. Davanti, invece, Maxi Lopez è in attesa di investitura: ma le 11 presenze, molte a gara in corso, condite da appena 2 gol, meritano la spesa - non indifferente - di 8 milioni di euro? Difficile. Il Milan, rispetto a gennaio, ha ritrovato Cassano. Per giugno, invece, vorrebbe Tevez e, in un modo o l'altro, potrebbe recuperare Pato. La 'gallina' potrebbe tornarsene dritto a Catania. La questione prestiti, però, serve solo ad accentuare la problematica maggiore: quella legata ai rinnovi di contratto. Roma, Zambrotta, Yepes, Nesta, Gattuso, Van Bommel, Ambrosini, Gattuso, Flamini, Seedorf e Inzaghi attendono delle risposte. Per Superpippo il 'no' è chiaro e consumato. Per Seedorf molto probabile, dopo una stagione al di sotto delle aspettative (ma potrebbe rimanere in ambiente Milan dato che sogna di allenare). Ambrosini e Gattuso, reduci da una stagione agli antipodi, possono dare tanto e saranno confermati. Flamini non gioca da un anno a guadagna troppo. Van Bommel e Nesta sono due casi a parte. L'olandese è sempre tornato utile quando chiamato in causa. Un medianaccio come lui non è facile da rintracciare sul mercato, ma la famiglia potrebbe portarlo altrove. Da chiarire anche la posizione di Nesta: assodato che non andrà alla Juve, il difensore ha già espresso il desiderio di provare un'ultima avventura prima di appendere gli scarpini al chiodo. Il momento di svernare, però, non sembra ancora arrivato e il punto di domanda è enorme. Per gli altri pesci, quelli più 'piccoli', difficile strappare una riconferma. Ma se partono, qualcuno dovrà sostituirli. Un nuovo Milan - inevitabilmente - sta per nascere.

- Il Milan di Berlusconi si chiama Guardiola

da Corriere.it

 Allegri: "Me la gioco fino in fondo" 


 MILANO - Non avesse sprecato 7 punti in 4 partite, se cioè fosse rimasto in testa alla classifica, potremmo parlare di lui come di un uomo solo al comando. Invece, oggi come oggi, Massimiliano Allegri è semplicemente un uomo solo. In compagnia del suo contratto, quello che dovrebbe legarlo al Milan fino al 30 giugno del 2014 ma che, in realtà, si sta rivelando uno scudo protettivo di cartapesta. Anche se i rapporti con i suoi datori di lavoro sembrerebbero eccellenti visto che «con Galliani mi sento quotidianamente e che il presidente lo sento settimanalmente», le indiscrezioni degli ultimi giorni stanno chiarendo la reale natura di questi contatti: telefonate istituzionali, di fatto dovute perché, nel pieno della volata-scudetto con la Juve, che altro dovrebbe dire un presidente al suo allenatore nonostante le perplessità sul suo lavoro? «Forza, siamo con lei». Elementare Watson! La realtà dunque è diversa dalle apparenze. Silvio Berlusconi coltiva il Sogno, quello con la «esse» maiuscola, e si sta attivando per trasformarlo in realtà: per lui Pep Guardiola sulla panchina del Milan sarebbe una goduria. D' altro canto Barbara, la sola dei suoi cinque figli a dimostrare un reale interesse per le vicende calcistiche, sta lentamente cercando spazio. A lei potrebbe interessare il ritorno di Fabio Capello, ma come manager, dietro a una scrivania, forse per circoscrivere l' autonomia a tutto tondo di Adriano Galliani, che peraltro ci sembra folle discutere. Pare che nella sua idea ancora un po' sfuocata del nuovo Milan Paradiso la primogenita di Silvio Berlusconi e Veronica Lario abbia in testa un allenatore da scegliere tra Guardiola (per forza, è il chiodo fisso di papà) e, in subordine, tra Marco Van Basten e Billy Costacurta. Idee tante ma anche un po' confuse. L' unica cosa certa è che nessuno della dinasty Berlusconi crede più in un futuro rossonero di Allegri. Che, con tutta probabilità, ha fiutato l' aria e che dunque è consapevole della propria solitudine («Tocca alla società valutare come ripartire l' anno prossimo») anche se a osservarlo ieri, nella conferenza stampa di introduzione all' odierna sfida con il Genoa, non ha tradito grosse emozioni. Il momento è complicato, lo scudetto è ormai un' utopia e la gente è disorientata, ma lui, per orgoglio e per dignità, si rifiuta di mollare: «Io lo scudetto me lo gioco fino in fondo. Non possiamo pensare di abdicare a 5 giornate dalla fine, dobbiamo stringere la cinghia, abbiamo il dovere di insistere. La Juve è stata molto brava a non lasciare niente per strada e a superarci e quindi in questo momento merita di stare in testa». Certamente, dopo i fatti di Marassi («Una brutta immagine per l' Italia nel mondo») oggi a San Siro i genoani venderanno cara la pelle: «Per vincere serviranno più attenzione e più cattiveria: nelle ultime partite invece ci siamo fatti gol per conto nostro. Pensiamo solo al Genoa. È inutile pensare al resto, al gol di Muntari e al fatto che siamo stati sfortunati nelle decisioni che sono state prese da arbitri e guardalinee nelle partite più equilibrate, quelle punto a punto. Non cerco scuse ma questi sono dati di fatto che non si possono archiviare». In questa gara che in altri momenti il Milan avrebbe potuto pensare di vincere in carrozza, Allegri si gioca anche la faccia. Per questo (forse) si è mosso con insolita durezza lasciando addirittura a casa Robinho, uno dei suoi pretoriani che in questo finale allo sbando ha tradito, e il veterano Clarence Seedorf, costui per motivi disciplinari dopo la contestazione di domenica nello spogliatoio subito dopo l' 1-1 con il Bologna. Ieri l' olandese s' è scusato («Chiedo comprensione per lo sfogo anche se certe cose nascono e muoiono in un attimo») ma l' allenatore non ha fatto una piega. Solo, forse. Di sicuro inflessibile.

mercoledì 25 aprile 2012

- Milan-Genoa: La formazione titolare

Milan: (4-3-1-2) Abbiati, Abate, Nesta, Yepes, Antonini, Nocerino, Van Bommel, Muntari, Emanuelson, ElShaarawy, Ibrahimovic'

martedì 24 aprile 2012

- Messaggio dai fan del Milan alla FIGC, agli arbitri e alla Juventus!


Grazie all'utente di YouTube "Maestro021Channel" che ha raccolto le immagini più significative degli Orrori arbitrali contro il Milan. Orrori fatti in buona fede? Mala fede? Sta a voi farvi un'idea! Buona Visione


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- Panchina Milan, ritorna Capello? Anche Spalletti tra i nomi caldi

da Clciomercato.it
MERCATO MILAN, IDEE SPALLETTI E CAPELLO / MILANO – Tutti sotto esame in casa Milan. Il pareggio interno contro il Bologna e il solo punto raccolto nelle ultime due gare casalinghe obbligano i vertici rossoneri a qualche riflessione importante. Galliani l’ha fatto capire alla squadra e in primis a Massimiliano Allegri, che adesso non è più così sicuro del suo posto in panchina. Serve crederci fino in fondo e guai a mollare perchè ancora tutto può succedere. Vero anche che se le cose dovessero andare ancora peggio i dubbi diventerebbero molto forti, così come le tentazioni di costruire un nuovo progetto. Secondo il ‘Corriere dello Sport’ il pensiero in questo caso andrebbe a Luciano Spalletti che però è legato allo Zenit e portarlo via dalla Russia sarà impresa ardua ancor prima che economicamente onerosa. Spalletti è ben visto da tutto l’ambiente di Milanello e lui, dopo aver vinto il secondo campionato in Russia, un pensierino potrebbe anche farcelo. DON FABIO PARTE II – Il sogno del presidente Silvio Berlusconi è quello di riportare Fabio Capello al Milan, magari nei panni di dirigente. Il figlio di ‘Don Fabio’ intanto ha dichiarato che il padre sarebbe pronto ad una nuova stimolante avventura, in panchina o dietro una scrivania, qualora si presentasse un progetto allettante. Messaggi chiari e forti come di chi è in attesa solo di una telefonata. Il patron rossonero ci pensa seriamente, magari in un duo proprio con Spalletti, perchè lui si sa ha sempre avuto un debole per il tecnico friulano. Con quei due la causa rossonera potrebbe prendere nuova linfa e abbandonare una strada che attualmente sembra essersi un pò inerpicata.

lunedì 23 aprile 2012

- Milan: Zero Chance?


E' vero, non abbiamo chance, ma d'altro canto, ce la meriteremmo?
In questa stagione il Milan non ha vinto alcuna partita di rilievo, eccezion fatta per la Roma, della quale è inutile dirlo, non è la squadra più difficile da battere.
La Juventus dal canto suo, sulla carta, può dire di meritarsi più di chiunque altro lo scudetto.
Sì, lo so, vedere uno scudetto sul petto di quella maglia lì, in effetti, è deplorevole. Il club che ha dato la scintilla a quello che è oggi il Calcio Italiano, un calcio di terza fascia, deriso e snobbato!
Ma questo è il calcio, preferisco riflettere sui nostri errori piuttosto che guardare nel piatto del mio vicino di tavola, un piatto pieno di favori arbitral, ok... Un piatto di situazioni poco "chiare", ok... Ma è anche un piatto pieno di grande capacità di approfittare degli errori avversari, cosa che noi, purtroppo, non sappiamo neanche cosa vuol dire.
E' giusto dire, che gli uomini di Conte, qualcosa di sicuro ce l'hanno insegnata: avere fame.
Un Milan senza voglia, demoralizzato, statico, senza idee, è quello che abbiamo visto dal dopo-Barça ad oggi.
Sono convinto che non si pò usare l'impegno della Champions come scusante per lo scarso rendimento in Campionato.
Certo, avete ragione, la Juventus la Champions non ricorda neanche che cosa è, questo è vero, ma sbaglio o siamo il Milan?
Una squadra del nostro calibro, dovrebbe saper giocare anche tutto l'anno, ogni 3 giorni, senza sentire stanchezza. Si tratta di professionisti, non calciatori qualunque.
Guardate l' NBA, il Basket americano. Le squadre giocano praticamente ogni giorno, anche per tre giorni consecutivi, facendo viaggi aerei da un punto d'America all'altro, che durano anche 5-6 ore.
Sono convinto che avremmo potuto fare di meglio, infortuni permettendo.
Ecco, questo sì che è un motivo per cui lamentarsi: la marea di infortuni che quest'anno ci ha colpiti come fosse una pestilenza.
Non saprei a chi dar la colpa, se a MilanLab, che negli ultimi anni ha perso tutta la fiducia che poteva vantare, sia da parte della società, è ovvio, ma anche da parte della tifoseria rossonera.

CAPITOLO ALLENATORE - Quello di Massimiliano Allegri è il momento più difficile da quando è seduto sulla panchina del Milan.
Il Mister da un po' troppo tempo sembra aver smesso di avere idee. Sembra ripetitivo, poco disponibile a sostituire quei due o tre che sembrano obbligatoriamente incollati come titolari fissi inamovibili togliendo spazio a talenti puri e dinamici come lo è Il faraone.
Sto parlando dei soliti Ibra e Seedorf.
Bisogna ammettere che nel periodo di infortunio di Seedorf, il milan ha vissuto il periodo più brillante della stagione, cioè a partire da quel fantastico 4-0 all'Arsenal. Era un gioco fluido, brillante, poco prevedibile e veloce come non succedeva forse dai tempi di Sacchi. Credo che quello con l'Arsenal, a San Siro però, sia stato il Milan più forte degli ultimi 10 anni. Persino migliore di quello contro il Manchester nel 2007 nella semifinale di Champions League.
Ora mi domando, spontaneamente, ma Allegri, non ha notato tale differenza con l'assenza di Seedorf?
Premetto che di Seedorf, posso che ricordare solo grandi giocate e vittorie, di cui ne sarò eternamente grato... Ma ora deve dire basta anche lui!
Ibra, ecco, questo è un capitolo nel capitolo. Zlatan nonostante sia capocannoniere in Serie A, anche avendo segnato oltre 30 gol in questa stagione (la sua migliore, ndr), non mi da' l'impressione come l'anno passato, di essere così importante come qualcuno vorrebbe farci pensare.
Non so voi, ma ne farei a meno senza problemi. Nulla toglie, come nel caso di Clarence, che anche Ibra ha dato tanto e continuerà a farlo, almeno spero.

SCUDETTO - Per quanto riguarda lo scudetto, l'unica cosa che posso aggiungere è il fatto quasi imbarazzante e/o umiliante di non riuscire a vincere con squadre, che con tutto il rispetto, non si possono minimamente paragonare con il Milan, tali Fiorentina e Bologna e aggiungerei anche il Chievo poichè bisogna ammetterlo che quella di Verona è stata una vittoria più che immeritata.

Il mio più grande desiderio, in questa stagione che si sta trasformano sempre più in un grande fallimento, sarebbe quello di dare una scossa morale, almeno di non perdere altri punti, vincendo tutte le 5 partite rimanenti, compreso il Derby, per far capire che è solo grazie ad uno "sbalzo di pressione" del Milan che la Juve si trova in testa al campionato.

Sempre e comunque #ForzaMilan


di Pietro L. Riillo @piexuus

domenica 22 aprile 2012

- Milan-Bologna: la probabile formazione rossonera

Milan, 4-3-1-2, Abbiati Abate, Nesta, Bonera, Antonini Nocerino, VanBommel, Muntari Seedorf Ibrahimovic', Robinho .......... Dubbio di formazione su Robinho, al quale il Mister Allegri potrebbe preferire Cassano.

sabato 21 aprile 2012

- Milan, ecco come Allegri vuole vincerne sei su sei

da CorreiredelloSport.it
Il tecnico rossonero punta ad un finale di campionato al massimo: «Ci vorrà grande serenità e poco dispendio di energie nervose. Tutti sono sotto pressione. Sì, il Milan può e deve vincere tutte queste 6 partite. Ci sono stati periodi in cui ne abbiamo vinte sei su otto» CARNAGO - Una settimana ha cambiato la sua vita. Quella di Massimiliano Allegri che, alla vigilia della sfida non disputata sabato scorso a San Siro contro il Genoa, appariva nervoso, teso, molto provato dopo il sorpasso juventino avvenuto quando, lo scorso 6 aprile, il Milan aveva perso (1-2), in maniera del tutto imprevedibile, in casa contro la Fiorentina. Invece la «guerra dei nervi» che sta caratterizzando il duello fra Juve e Milan in questo campionato ha fatto registrare oggi iun punto a favore del tecnico livornese. Nonostante abbia glissato sul caso-Conte («Fortunatamente questa mattina non ho letto i giornali») in realtà era al corrente della situazione e, soprattutto, è stato informato di quanto è avvenuto, in parallelo con Milanello, a Vinovo quando ha preso la parola Antonio Conte. TUTTO OK - «Veleni», spostamenti (Cagliari-Juventus a Trieste) e polemiche a parte, Allegri ha preparato la sua squadra ad «azzannare» e superare la Juventus in questo momento avanti di un punto. Ecco come affrontare le prossime 6 partite (in 22 giorni, 5 di queste a San Siro) che decideranno lo scudetto: «Ci vorrà grande serenità e poco dispendio di energie nervose. Tutti sono sotto pressione. Sì, il Milan può e deve vincere tutte queste 6 partite. Ci sono stati periodi in cui ne abbiamo vinte sei su otto». MUTAZIONE - Ma per conquistare i 18 punti ancora a disposizione bisogna cambiare registro. Ecco perchè: «Le ultime partite non le abbiamo giocate al meglio. Mi riferisco a quelle contro Fiorentina e Chievo: la squadra ha fatto sempre delle buone gare, ma adesso non bisogna più sbagliare anche sotto questo punto di vista». I cambiamenti veri, però, ci sono stati anche durante gli allenamenti registrati in quest’ultimo periodo: «Abbiamo avuto una settimana per lavorare e per preparare la partita al meglio, in cui abbiamo avuto tempo per stare insieme con quasi tutti i giocatori recuperati». Da Galliani, proprio ieri in occasione dell’assemblea dei soci, è arrivato un importante tributo di fiducia incondizionata: «Mi ha fatto piacere il suo commento, ma non ho problemi con la società. Ieri mi ha chiamato anche il presidente Berlusconi. Domani credo che venga alla partita». Quello che è rinato è un Milan molto più forte rispetto al recente passato: «Abbiamo l'obiettivo comune di vincere il campionato. Non bisogna avere il rimpianto che la Juve sia scivolata e non ne abbiamo approffittato».

venerdì 20 aprile 2012

- Calciomercato Milan, Kawashima + Kagawa: doppio colpo orientale

da ilSussidiario.net
CALCIOMERCATO MILAN – Il Milan potrebbe varcare a breve le soglie del remunerativo mercato giapponese. La società di via Turati starebbe infatti seguendo una serie di calciatori dagli occhi a mandorla che giocano nel Vecchio Continente. In cima alla lista c’è l’estremo difensore della nazionale nipponica, in forza al Lierse, club belga, Eiji Kawashima. In scadenza di contratto al prossimo 30 giugno del 2012, il 29enne portiere sarebbe perfetto per il Milan come sostituito di Flavio Roma, destinato a lasciare in estate via Turati da svincolato. Kawashima è curato in Italia da Andrea D’Amico, uno dei più stimati procuratori nonché molto vicino all’ambiente rossonero avendo la procura di Maxi Lopez, Gattuso, Abate e Antonini. L’agente si è detto positivo circa la buona riuscita dell’operazione e anche il diretto interessato è uscito di recente allo scoperto chiamando il Milan: «Il mio obiettivo è trasferirmi in Europa e spero ci sia subito l'occasione per misurarmi con il vostro campionato – ha detto Kawashima a Radiocalciomercato.it - sono stato a Parma quando avevo 18 anni e conosco bene l'Italia. Ho sentito di alcuni giornali che hanno accostato il mio nome al Milan, ma è presto per parlare». Poi Kawashima aggiunge: «Il mio agente Andrea D'Amico sta lavorando alacremente in queste ore e spero di trovare subito una nuova squadra». Secondo alcuni si potrebbe trattare di un’operazione di marketing fine a se stessa, per altri invece, di un ottimo colpo di mercato. Staremo a vedere chi “vincerà” fra le due frange fatto sta che l’interesse dei rossoneri nei confronti del guardiano del Lierse è concreto e reale come del resto le indiscrezioni, moltissime, delle ultime ore hanno confermato. E insieme a Kawashima chissà che a Milanello non sbarchi un altro nazionale giapponese e precisamente Kagawa. Il gioiello del Borussia Dortmund è da tempo accostato alle big della Serie A, con Inter, Juventus e Milan comprese, e con il contratto in scadenza al 30 giugno del 2013 potrebbe tentare l’avventura in Italia. Kagawa, anch’esso nazionale come Kawashima, gioca nel ruolo di regista e a Milano potrebbe divenire l’erede di Andrea Pirlo. Un’operazione che subirebbe un’eventuale accelerazione nel caso in cui Mark Van Bommel decidesse di salutare il Milan per tornare ad Eindhoven.

giovedì 19 aprile 2012

- Nesta: "Non andrò alla Juve!"

da ilMilanista.it
In queste settimane si è molto parlato di Alessandro Nesta in chiave di mercato. In molti parlano di un approdo del difensore romano alla corte bianconera, realizzando così, un altro colpo di mercato alla Pirlo. Eppure oggi è toccato proprio al diretto interessato precisare a chiare lettere, che il suo futuro non sarà di certo a Torino: “Nessuno mi ha contattato ed io non ho contattato nessuno, non credo che alla Juve abbiano bisogno di me così come io non ho alcuna necessità di andare alla Juve.” Futuro incerto, dunque, per il difensore rossonero che ad oggi, non si sente di sbilanciarsi ma che si dice pronto a valutare eventuali proposte: “Il mio futuro? Vedremo come andranno le cose a fine anno, ma di sicuro non andrò alla Juventus. Tutto quello che ho sentito sino ad oggi non è assolutamente vero. Chi vorrà comunque parlare con me dovrà contattarmi personalmente perché non ho procuratori…" Il presente invece, dice Milan, che proprio con la Vecchia Signora, è protagonista di un testa a testa emozionate che alla fine decreterà il campione d'Italia: "Anche se le parti ora si sono invertite, bisognerà vincerle tutte e sperare che cambino nuovamente. Non dobbiamo guardare indietro ai punti persi, ma guardare avanti per cercare di vincere lo scudetto. Contro la Fiorentina forse eravamo un po’ stanchi, ma ora stiamo meglio e stiamo recuperando tanti giocatori".

- Allegri a 360° su Twitter risponde ai tifosi

MILAN TWITTER ALLEGRI/ MILANO – Il Milan apre le porte ai propri tifosi. La squadra rossonera, sempre all’avanguardia per quanto concerne la comunicazione, ha permesso a tutti supporters del ‘Diavolo’ di porre le proprie domande a mister Massimiliano Allegri, attraverso il profilo ufficiale di’Twitter’.Ecco le dichiarazioni più interessanti del tecnico Campione d’Italia:
 TRAGEDIA MOROSINI – “E’ scomparso un ragazzo giovane, improvvisamente, per cui è stato un dispiacere per tutti”.
 GOL PIU’ BELLO – “Sicuramente quello di Ibra a Lecce la scorsa stagione per tecnica e difficoltà”.
 GIOVANI PROMESSE – “Oltre a Stephan El Shaarawy ci sono altri ragazzi che sono “tipi da Milan. Stiamo lavorando molto con loro. Merkel è un giocatore che ha fatto bene e adesso si sta riprendendo. E’ un giovane su cui puntare”.
 MILAN-CAGLIARI: CHE CAMBIAMENTO! – “Ci sono tantissime differenze, la più grande è che nelle piccole hai una partita alla settimana e nelle grandi una ogni tre giorni. Due anni di Milan mi hanno fatto crescere. Due fattori fondamentali per lavorare qui: comunicazione e… pazienza”.
 SVAGO E TEMPO LIBERO – “Uso pochissimo la tecnologia e solo per lavoro. Attualmente, Twitter e Facebook, invece, non li uso. Il mio tempo libero, che non è tantissimo, lo uso per stare con i miei figli. Amo la moda italiana classica e per fortuna il Milan veste Dolce e Gabbana. Non ho una canzone preferita, ma mia figlia che ha 16 anni mi sta insegnando i nuovi generi musicali!”.
 ALLEGRI CALCIATORE – “Ero un centrocampista offensivo che amava tanto Platini. La mia migliore stagione è stata a Pescara nel 1992-93″.
 MERCATO E SUGESTIONI – “Asamoah (centrocampista Udinese accostato in passato ai rossoneri) è un ottimo calciatore. Del Piero al Milan? La Juventus non si farà scappare uno come lui”.
PREPARAZIONE ED INFORTUNI – “Non credo che il terreno di San Siro sia la causa di tutti questi infortuni. Penso sia una stagione particolare. Dubai,poi, è la soluzione migliore per fare una buona preparazione”.
TRE AGGETTIVI PER I DUE ANNI AL MILAN – “Intenso, Avvincente, Entusiasmante”. 
BARCELLONA – “Delle due sfide non cambierei nulla, solo il risultato”.
 FUTURO E OBIETTIVI – “Abbiamo cambiato tanto, mettendo sotto contratto 20 nuovi giocatori giovani. Mesbash ha fatto un buon esordio. Avrei voluto giocare la semifinale già quest’anno, ma dovrò guardarla su SkySport. Penso che la Champions la vincerà proprio il Barcellona”
 SCUDETTO – “Quello vinto l’anno scorso è stata la cosa più bella che mi sia capitata da quando alleno. Quest’anno lo vincerà chi avrà i nervi più saldi”.
 CASSANO – “Spero che Antonio possa tornare presto a giocare titolare sia per noi che per la Nazionale”.Dopo aver salutato dei tifosi indonesiani e svedesi e aver spiegato il motivo che porta a battere corti i calci d’angolo (“Per avere una soluzione diversa”)

 Massimiliano Allegri si è congedato dai suoi tifosi: “Ora devo proprio andare, grazie a tutti! E’ stato molto divertente! Forza Milan!”

mercoledì 18 aprile 2012

- Calciomercato Milan: Montolivo ha firmato!

da ilSussidiario.net


CALCIOMERCATO MILAN - Il calciomercato del Milan ha già messo a segno il primo colpo per la prossima stagione: Riccardo Montolivo. Ovviamente non c'è ancora l'ufficialità ma oggi il quotidiano La Nazione, molto vicino alle vicende di casa viola, ha rivelato che il giocatore nato a Caravaggio ha firmato un contratto con il Milan per la prossima stagione dove guadagnerà circa 2,5 milioni di euro. Certo, non si tratta di una novità assoluta, Montolivo non ha rinnovato il contratto con la Fiorentina in scadenza a giugno soprattutto per l'interesse dei rossoneri. Va dato ampio credito a Montolivo perchè ha sempre detto di non voler andare via per soldi ma per far parte di un progetto importante.

Le offerte all'ex capitano viola non sono mai mancate, il Bayern Monaco gli offriva molto di più, anche le offerte dalla Turchia erano maggiori dal punto di vista economico. Montolivo ha però scelto il Milan dal primo giorno, per questo ha rifiutato anche i tentativi di Juventus e Inter di inserirsi nella trattativa. Riccardo Montolivo sarà il prossimo rinforzo del centrocampo del Milan, ennesimo acquisto a parametro zero del duo Galliani-Braida che in questi anni hanno raccolto davvero tanto con pochi soldi a disposizione. Il calciomercato rossonero ha sicuramente dato un segnale forte alle rivali e soprattutto ai tifosi. In estate il Milan potrebbe perdere molti uomini a centrocampo, i vari Van Bommel, Seedorf, Gattuso, Ambrosini e Flamini sono in scadenza di contratto.

L'importante di Montolivo è doppia, perchè il centrocampista della Fiorentina può giocare sicuramente nel ruolo di interno sinistro, posizione in cui ha sempre reso bene, ma Allegri avrebbe in mente anche un ruolo alla Pirlo, ovvero regista davanti alla difesa. Di certo le qualità tecniche non mancano all'ex gioiello dell'Atalanta, ma dovrà dimostrare di avere personalità. Nel corso degli anni al 27enne centrocampista italiano sono sempre arrivate critiche per quanto riguarda la personalità. Nel Milan dovrà dimostrare di essere un giocatore importante in grado di lottare ad alti livelli. I rossoneri vorranno rinforzare la rosa con altri giocatori in scadenza di contratto. Dopo Montolivo potrebbe arrivare un altro giocatore dalla Fiorentina, ovvero Cesare Natali, difensore granitico che prenderebbe il posto di Yepes.

L'agente di Natali è Mino Raiola, procuratore tra gli altri di Zlatan Ibrahimovic, centravanti svedese del Milan. Raiola la settimana scorsa ha parlato di offerte dall'estero per Natali ma il club di Via Turati rimane in pole position.

- Ibrahimovic, il Milan e' il mio futuro

da ANSA.it


L'eliminazione dalla Champions League ad opera del Barcellona e lo scudetto ancora incerto non fanno scricchiolare il rapporto tra il Milan e Zlatan Ibrahimovic. La relazione tra giocatore e club è più solida che mai. "Il Milan è il mio futuro, più di così non posso avere", sottolinea l'attaccante ai microfoni di Milan Channel. "Come detto 6 mesi fa sto bene qua, ho un contratto, non ho altri pensieri e sono determinato a finire bene questa stagione con la maglia del Milan e con quella della mia Nazionale", prosegue Ibrahimovic ormai guarito dai 'mal di pancia' cronici sfociati negli addii a Barcellona e Inter.

Zlatan al Milan è un uomo nuovo, sembra rinato. L'entusiasmo usato per parlare di club e squadra è tanto singolare quanto appassionante: "Il Milan mi ha riportato il sorriso e la voglia di giocare, il Milan è il mio futuro. Più di così non posso avere. Sin qui hanno fatto tutto quanto mi era stato promesso e io sono felice di rimanere qui. La società, in primis il presidente Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, mi danno fiducia e responsabilità. Di questo sono felice. Per ripagare la loro stima posso solo parlare sul campo. Dopo le vacanze tornerò a fare la preparazione con questa maglia addosso". Mino Raiola, il suo agente, non può che confermare il volere del calciatore. "La situazione è chiara. Zlatan ha ancora due anni di contratto.

Il Milan non lo vuole vendere e lui non vuole andare via - dice Raiola a Panorama.it -Tutto il resto sono ipotesi senza fondamento, teoremi e sogni". Ibrahimovic desidera restare al Milan, qui ha trovato il suo habitat naturale. La sintonia tra il centravanti e il club è totale soprattutto sulla corsa al secondo titolo consecutivo. "Abbiamo un punto in meno ma, se siamo concentrati… - dice Ibrahimovic -. Mancano sei partite, faremo tutto per vincere, alla fine tireremo le somme. Siamo campioni in carica e vogliamo riconfermarci. Se restiamo concentrati possiamo riprendere la testa. Gare come quelle con Catania e Fiorentina, con il senno di poi, si potevano vincere. L'importante è non ripetere gli errori fatti e dare il massimo nelle prossime partite. Speriamo già domenica di tornare a segnare".

Ibrahimovic desidera tornare al gol, Massimiliano Allegri sorride per le parole del suo uomo scudetto e per aver ritrovato Abate. Il terzino oggi si è allenato in parte con il gruppo e per la partita contro il Bologna dovrebbe essere disponile. Nulla da fare per Thiago Silva. Il brasiliano dovrebbe tornare tra circa 15 giorni. Lavoro a parte per Boateng, Pato e Inzaghi.

martedì 17 aprile 2012

- Il punto sul mercato del Milan

da Goal.com

La campagna acquisti dei rossoneri prevederà diverse manovre low cost, con investimenti mirati su due-tre nomi importanti che rappresenteranno i grandi botti estivi.



Non manca molto alla fine del campionato prevista per il 13 maggio e lo staff dirigenziale del Milan si sta muovendo con immancabile rapidità sul mercato. Ovviamente i primi obiettivi sono gli ormai famosi 'costo zero', ovvero giocatori in scadenza di contratto per cui vige il motto: “chi prima arriva, se li prende”.

Il reparto da puntellare con maggior cura è la difesa dove mancano interpreti di livello, anche tra le seconde linee. A Yepes e a Nesta scadrà il contratto in estate. Il colombiano dovrebbe tornare in patria a chiudere la carriera, mentre è più incerto il futuro di Nesta che potrebbe anche decidere di rinnovare per un altro anno con il Milan, oppure seguire il suo grande amico Pirlo alla Juventus. In ogni caso il club di via Turati si sta mobilitando per sostituirli con i primi innesti low cost.

Il primo è Francesco Acerbi, difensore del Chievo, ma con il cartellino diviso a metà tra la società clivense e il Genoa. E’ innegabile che con l’amicizia che regna tra Galliani e Preziosi, l’accordo potrebbe anche essere facile da trovare, pagando magari qualcosa al Chievo. Sempre con il Grifone, i rossoneri hanno intenzione di continuare a fare affari. Piace, infatti, e non poco, il difensore Nenad Tomovic, centrale serbo classe ’87. Al momento il giocatore è in prestito al Lecce, ma in estate rientrerà in rossoblù.

Occhi puntati anche su Andreas Granqvist, svedese nato nel 1985. Lo stesso Braida ha fatto sapere di averlo visionato parecchie volte e di ritenerlo un bravo giocatore e un bravo ragazzo. Granqvist è tornato dopo un lungo infortunio ed è pronto a farsi notare in queste ultime giornate di campionato. Inoltre è molto stimato dal connazionale Ibrahimovic che lo vorrebbe con sé al Milan. Come altro rincalzo a poco prezzo si parla anche di Cesare Natali, già vicino ai rossoneri nel mercato di riparazione. Al 32enne difensore della Fiorentina scadrà il contratto in estate e, grazie anche al suo procuratore, guarda caso Mino Raiola, potrebbe trasferirsi a Milano per la prossima stagione. Sempre per la difesa, la spesa maggiore potrebbe arrivare per il terzino sinistro. L’acquisto più importante.

In pole position c’è Alexandar Kolarov. Il laterale ex Lazio, è attualmente il più avvicinabile con il City che potrebbe anche non venderlo a cifre eccessive. Continua a piacere Bale del Tottenham e impressiona sempre più Armero dell’Udinese, ma in questi due casi la spesa aumenterebbe, quindi tutto dipende anche dai successi rossoneri e dalla generosità di Berlusconi. Per il centrocampo l’unico nome forte è quello di Javier Mascherano. Il Milan lo segue da tempo e ne ha già parlato con il suo procuratore Kia Joorabchian, proprio quest’inverno quando il club di via Turati stava trattando l’acquisto di Tevez.

C’è un forte interesse anche per Shinji Kagawa, trequartista in forza al Borussia Dortmund. Il 23enne giapponese potrebbe rappresentare un acquisto intelligente sia per l’apporto qualitativo che potrebbe dare ai rossoneri, sia per gli introiti che potrebbero arrivare dal Giappone con sponsor e pubblicità. Per quanto concerne l’attacco, i dubbi maggiori riguardano Pato e le sue condizioni fisiche. Se la dirigenza del Milan si era già messa in mente di sacrificare il brasiliano in estate (dopo averci provato in inverno), ora - complice il crollo della sua quotazione di mercato - dovrà tornare sui propri passi e attendere conferme sui motivi dei continui infortuni del Papero.

La sensazione è che il Milan punterà ancora su Pato nella prossima stagione, sperando di poterlo recuperare al meglio, sacrificando, a questo punto, Robinho che potrebbe tornare in Brasile, magari al Santos. Al suo posto potrebbe tornare di moda Carlos Tevez, anche se il ritrovato rapporto con Mancini e con il gol, potrebbe far salire ancora di più le sue quotazioni. A meno che il City non prenda in considerazione l’idea di uno scambio, magari proprio con Pato.

- Calciomercato Milan: Santos su Robinho Si riparla di Ganso

da quotidianamente.net


Al momento non esiste una trattativa e probabilmente mai inizierà. Ma la dirigenza rossonera, stufa delle continue dichiarazioni provenienti dal Brasile che vorrebbero Robinho di ritorno alla casa madre Santos, sta pensando a una contromossa alquanto stuzzicante. Il senso del pensiero rossonero è presto riassumibile così: volete Robinho? Dateci Ganso . IL VECCHIO PALLINO Già, ricordate Paulo Henrique Ganso, il trequartista del futuro, la speranza del Santos insieme al fenomenale Neymar , colui che stava facendo litigare la scorsa primavera proprio di questi tempi Galliani e Leonardo , allora sulla panchina dellInter? Lad rossonero aveva incontrato il giocatore durante la vacanze natalizie del 2010 e poi aveva intavolato in via Turati in due incontri la trattativa con lentourage del giocatore, la società Dis. LInter, invece, si era avvicinata al trequartista tramite Leonardo che non aveva nascosto di aver sentito telefonicamente il ragazzo in diverse circostanze. Ganso piaceva a mezza Europa, ma il suo fantomatico approdo in Italia o in unaltra big non è mai avvenuto, sostanzialmente per tre motivi: la clausola di 54 milioni, i continui infortuni muscolari in cui è incappato il trequartista, lo scarso rendimento dallestate 2011 in poi, coppa America compresa. TORMENTONE Ganso, anche a causa del brutto ko?? ai legamenti nellestate 2010, non è più tornato a giocare a certi livelli. Il club paulista, che sabato 14 aprile ha compiuto 100 anni, vorrebbe riportare a casa, in questa stagione che corrisponde al suo centenario, Robinho, uno degli assi più amati dellultimo decennio, uno dei figli prediletti di Pelè . Il tormentone è partito già dalla scorsa estate e non si è più fermato. Un paio di giorni fa il presidente Luis Alvaro de Oliveira ha dichiarato a Sportv.globo.com: «Penso che Robinho possa tornare, lui vuole il Santos e noi vogliamo lui – ha spiegato -. Serve soltanto che anche il Milan sia daccordo, ma parleremo con loro». Il Milan, nelle trattative per portare Tevez in rossonero a gennaio, aveva posto come condizione al riscatto la cessione entro lestate 2012 (o 2013) di uno fra Pato e Robinho, e per questo non ritiene incedibile lattaccante. Al tempo stesso, però, Galliani non intende regalare Robinho al Santos e per questo potrebbe formulare la succosa proposta, chiedendo uno scambio alla pari con Ganso che rispetto a un anno fa non vale sicuramente più di 10-15 milioni. Operazione difficile, probabilmente irrealizzabile, ma se il Santos acconsentisse il Milan si ritroverebbe in casa unalternativa a Boateng . TALENTI IN MOSTRA Il Milan in Brasile non segue comunque il solo Ganso. I talenti sono tanti e il ds Ariedo Braida nei suoi viaggi di novembre e dicembre ha visionato e segnalato diversi giocatori. Piacciono due mediani, i noti Casemiro del San Paolo (inseguito pure da Inter, Roma e Genoa, con cui i rossoneri potrebbero agire in coppia) e Paulinho del Corinthians; ma anche il fantasista della Fluminense, classe 92, Wellington , soprannominato Messi do Xerém??.

sabato 14 aprile 2012

- Berlusconi vuole Kakà, rispunta Hamsik

da Calciomercato.com


Ci sarà un trequartista tra gli acquisti del Milan della prossima estate. Una scelta dovuta dal modulo di gioco di Allegri, che prevede sempre un fantasista dietro due punte, e dalla necessità di trovare una valida alternativa a Kevin Prince Boateng, la prima scelta per il tecnico livornese. Il ghanese in campionato ha visto il campo solo 14 volte contribuendo alla causa con solo 4 gol e chi l'ha sostituito, Emanuelson, Seedorf e a volte Robinho, non è stato in grado di dare le giuste garanzie. Da qui la volontà di Galliani di trovare sul mercato una valida alternativa o un giocatore interscambiabile con Boateng.

Ora che Silvio Berlusconi è tornato a tutti gli effetti alla guida del Milan nei prossimi mesi ci sarà un ritorno di fiamma per Kakà, ceduto tra le lacrime nel 2009 al Real Madrid per 64,5 milioni di euro. Già un anno fa il patron rossonero aveva aperto le porte al ritorno del figliol prodigo e quest'estate ci riproverà, con una mano sul cuore e un occhio al portafoglio. Se il brasiliano in questa stagione vincerà un trofeo con il Real Madrid e se deciderà di ridursi lo stipendio a giugno potrà tornare al Milan, per nulla preoccupato dall'interesse del Paris Saint-Germain di Leonardo.

Come alternative al brasiliano, Ganso ha perso appeal mentre Jovetic ha giurato amore alla Fiorentina, ecco perchè potrebbe tornare di moda Marek Hamsik, che dopo aver abbandonato l'idea di conquistare il terzo posto è stato attaccato dai tifosi del Napoli. Lo slovacco in questa stagione ha reso al di sotto delle aspettative e delle possibilità e non è più un intoccabile. De Laurentiis a parole l'ha tolto dal mercato, ma in caso di buona offerta questa volta lo lascerà libero.

- Milan-Genoa in Streaming

MILAN-GENOA: April 14, 2012 - 6.00 PM

Link 1*         Link 2*

* I Link pubblicizzati portano a siti che non sono gestiti da AC Milan Top Fans e saranno attivi dalle ore 18:00 di Sabato 14 Aprile 2012.
Si spera che funzionino e che possiate guardare il Match senza problemi.

Buona Visione da AC Milan Top Fans
#ForzaMilan

- Milan-Genoa: La probabile formazione rossonera

Milan (4-3-1-2):

Abbiati;

Bonera, Nesta, Yepes, Antonini;

Nocerino, Van Bommel, Muntari;

Emanuelson;

Ibrahimovic, El Shaarawy


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Panchina:

Amelia, Mexes, Aquilani, Gattuso, Maxi Lopez, Robinho, Cassano.

- Milan, Torna Van Bommel

da SportMediaset

L'olandese in campo dopo un mese

Rientro in campo dal primo minuto per l'olandese Van Bommel. Questi i 21 convocati del Milan per il match contro il Genoa di Malesani: Abbiati, Amelia, Piscitelli, Antonini, Bonera, De Sciglio, Mexes, Nesta, Yepes, Aquilani, Emanuelson, Gattuso, Muntari, Nocerino, Seedorf, Van Bommel, Cassano, El Shaarawy, Ibrahimovic, Maxi Lopez, Robinho. Intanto l'allenemanto di rifinitura si è svolto sotto gli occhi di Barbara Berlusconi e Adriano Galliani.

ALLEGRI RECUPERA QUALCHE PEZZO
Arrivano buone notizie dall'infermeria per Allegri. Nella seduta mattutina effettuata dal Milan, caratterizzata da lavoro sul possesso palla e partitella finale, hanno lavorato in gruppo anche Antonini, Aquilani, Mesbah e Van Bommel, che dovrebbero dunque essere a disposizione per la sfida di sabato alle 18 a San Siro contro il Genoa. Niente lavoro sul campo, invece, per Abbiati, Ambrosini, Abate e Boateng ma il portiere è recuperabile.

NOCERINO: "JUVE, IL MILAN NON MOLLA"
Il Milan non ha intenzione di lasciare campo libero alla Juve. Parola di Antonio Nocerino. "E' un Milan che non mollerà di una virgola, che ogni partita la giocherà come una finale. Dobbiamo mettere pressione alla Juventus e solo con le prestazioni e la voglia di Verona possiamo farlo", ha detto. Su Allegri: "A rischio? Sinceramente sentiamo la fiducia della società come la sente il mister. L'unica cosa che dobbiamo fare è concentrarci sul campo".

"Cosa ci siamo detti dopo la sconfitta con la Fiorentina? A volte non servono le parole perché questi campioni sono talmente forti che ti mettono in condizioni di poter reagire con uno sguardo, un gesto, questo ti fa capire per chi stai giocando e l'importanza della maglia che indossi", ha aggiunto. Il Milan è stato sotto assedio in questi ultimi giorni: "In una settimana abbiamo giocato alla pari col Barcellona, ci sono stati due episodi negativi e tutti lo hanno visto, ma subito dopo siamo diventati stanchi, acciaccati, bolliti, ma non è così perché altrimenti non avremmo vinto a Verona. Le parole di Conte mi caricano? A me bastano le parole e i discorsi del mio mister e dei miei compagni di squadra, non guardo gli altri. Cercheremo di vincerle tutte giocando col sangue agli occhi, non molliamo. Chi vincerà lo dirà il campo e se saranno loro, gli batteremo le mani".

Ma perché tanti infortuni? "Non ho la piu' pallida idea. C'è pure un po' di sfortuna, giochiamo tutte le partite con 14 infortunati, ma questo fa capire il gruppo che siamo. Nessuno si aspettava che io facessi tutte queste partite. Questo gruppo è talmente forte che può giocare anche solo in undici". Poi un appello ai tifosi: "Nelle partite che restano vorrei vedere una bolgia a San Siro, perché noi abbiamo bisogno di loro. Chi entra in campo deve restare a bocca aperta, come per le serate di Champions. Il mio futuro per tanto tempo qua? Se non mi cacciano sicuro, questa maglia me la sono sudata e cerco di tenermela stretta. Il calcio purtroppo a volte ti porta in altre parti, io spero di rimanere, ma mi devono volere. A me piace dove sto bene, dove sono amato e sta bene la mia famiglia".

DE SCIGLIO: "NON MI SEMBRA VERO"
"Non mi sembrava ancora vero: esordio in A e titolare nel Milan, sono contentissimo anche perchè abbiamo vinto". A Radio Sportiva il giovane Mattia De Sciglio commenta la buona prestazione sfoggiata nell'anticipo contro il Chievo nella sua prima apparizione in campionato con la maglia rossonera. "Ho cercato di dare il massimo e di non sprecare l´occasione che il mister mi ha dato. Sono partito - spiega il difensore - cercando di fare le cose più semplici anche per l´emozione, poi mi sono via via sciolto. Il tiro nel finale? Se fosse entrato non so cosa avrei fatto...", scherza. "La nostra priorità - prosegue De Sciglio - era il risultato: abbiamo dimostrato di esserci ancora dopo la sconfitta con la Fiorentina, abbiamo sofferto tanto ma fatto una partita di cuore e determinazione e portato a casa i tre punti".

PRIMAVERA: ROSSONERI BLOCCATI DAL CESENA
Cesena e Milan hanno pareggiato 2-2 nel recupero del girone B del campionato Primavera, Trofeo Giacinto Facchetti. Al C.S. "A.Rognoni" di Villa Silvia il Milan è andato in vantaggio al 40' con Ganz. Immediata la reazxione del Cesena di Maurizio Giordani che ha pareggiato con Vesi. Nella ripresa all'11' nuovamente a segno i rossoneri, sempre con Ganz. Al 33' il defibnitivo pareggio di Lolli.

GATTUSO: "TORNARE E' COME VINCERE LA CHAMPIONS"
"Per me allenarmi, giocare, è come aver vinto una Champions League a livello personale". Il centrocampista del Milan, Rino Gattuso, commenta con entusiasmo il suo ritorno in campo dal primo minuto nella gara che i rossoneri hanno vinto contro il Chievo. "Ho giocato 60 minuti ma sembravano un'eternità... Io comunque mi ritengo fortunato. Quando giravo per ospedali e sentivo parlare di tumori e altre malattie gravi, io mi ritrovavo con la miastenia che non e' uno scherzo ma che è meno grave di certe patologie terminali", dice Gattuso. "Sono qui, ho giocato, e anche se devo prendere ancora il cortisone giornaliero per essere calciatore, lo faccio, perché ho tanta passione dentro di me. Se andate su google e fate una ricerca scrivendo la parola miastenia, scoprite che è una malattia che prende i muscoli. Invece io sono qui e riesco a giocare, mi sento forte, sono orgoglioso di me stesso", aggiunge. Infine, il mediano lancia un appello: "Non voglio che l'esperienza sia solo mia, a chi mi sta guardando e che magari è malato, dico che, nei limiti del possibile, si può lottare. Se ti senti forte, puoi farcela contro la malattia. Lo dicevo ad ottobre che ce ne vuole per abbattermi".

venerdì 13 aprile 2012

- Milan-Inter, oltre a Balotelli è derby anche per Kolarov

da TuttoMercatoWeb.com



Dopo il polverone alzato ieri dalle dichiarazioni di Mino Raiola circa il futuro di Mario Balotelli ed un possibile derby fra Milan ed Inter, oggi sul Corriere dello Sport leggiamo di un altro giocatore che interessa ad entrambe le società milanesi. Aleksandar Kolarov, infatti, è in uscita dal Manchester City e quest'estate potrebbe scatenarsi il derby anche per l'esterno serbo.

- Il Caso Milan: 237 partite saltate per infortuni

da goal.com

237 partite saltate per infortuni nel Milan contro le 33 della Juve: la lotta Scudetto si gioca anche in infermeria

Dai mille problemi del Milan alla stagione praticamente perfetta della Juve sotto il profilo della salute: ecco come gli infortuni hanno influenzato la corsa per il titolo.

E' difficile ricordare un duello per lo Scudetto così entusiasmante come quello di quest'anno tra Juventus e Milan. Stili di gioco diversi, percorsi diversi, fortune diverse, eppure entrambe sono lì, distanziate di un solo punto.

Dopo la fantastica vittoria ottenuta a Palermo, la Juventus ha conquistato la leadership della classifica, ripresa con prepotenza col successo sulla Lazio dopo il momentaneo sorpasso del Milan che aveva battuto il Chievo in anticipo, nonostante le tante assenze.
Con 11 giocatori infortunati e 3 squalificati - compreso Bonera, uno dei più in forma - i rossoneri hanno vinto in maniera molto risicata contro i veronesi, ma in un momento del genere ogni vittoria è ben accetta se permette di rimanere agganciati alla corsa titolo.

La Juventus ha dovuto fare i conti con appena 33 indisponibilità nel corso della stagione, 6 delle quali riguardano Vincenzo Iaquinta, fermo ad inizio campionato. Soltanto Barzagli, inoltre, ha rimediato un infortunio che l'ha costretto a fermarsi per 4 giornate.

Comparare questi dati con quelli del Milan fa davvero 'paura'. Sono un totale di ben 204 i giocatori sui quali, settimana dopo setitmana, Allegri non ha potuto contare fino a questo punto della staggione. Tenendo conto soltanto delle ultime 4 gare, i rossoneri hanno dovuto farei conti con ben 35 assenze.

Soltanto in occasione della sfida disputata all'Artemio Franchi contro la Fiorentina il Milan ha dovuto fronteggiare meno di 4 assenze, mentre alla Juventus non è mai capitato di dover fare a meno di più di 3 giocatori contemporaneamente. E le statistiche di questo genere potrebbero continuare ancora a lungo.

Sebbene la Juventus sia stata in parte agevolata dal numero ridotto di impegni rispetto a quelli del Milan, impegnato anche sul fronte europeo, ciò non giustifica le differenti sorti sul piano degli infortuni. Perchè il Milan ha subìto così tanti infortuni? Perché, nonostante Milan Lab, i giocatori rossoneri si sono fermati con tale frequenza? E perchè, giocatori come Alexandre Pato continuano ad accusare continuamente problemi muscolari?

La stessa Juventus, durante la gestione Capello, aveva fatto registrare un record di infortuni a causa dell'umidità che regnava nel centro sportivo di Vinovo. E' possibile dunque che un cambio nelle condizioni di allenamento a Milanello possa avere invertito la tendenza e ridotto i benefici di Milan Lab?

Alcuni infortuni sono stati sicuramente stati aggravati dall'eccessiva frenesia nel rimandare in campo i giocatori coinvolti. Pato, ad esempio, è spesso tornato in prima squadra per poi fermarsi nuovamente subito dopo il ritorno in campo a causa di simili problei muscolari.

Ma non solo Pato. Recente è il caso di Thiago Silva, indisponibile per il doppio match contro il Barcellona dopo essere stato mandato in campo in condizioni più che precarie nella sfida di campionato contro la Roma.


Se è vero che il Milan non ha certo fatto il massimo per tutelare i propri giocatori, è altrettanto vero che, in alcune circostanze, come ad esempio in relazione ai gravi problemi capitati a Gattuso, Cassano e Flamini, la società rossonera avrebbe potuto fare ben poco.

Deve esserci qualche relazione fra tutti questi infortuni. Qualcuno ha puntato il dito sul terreno di gioco di San Siro, ma è ormai da tanti anni che il campo dell'impianto milanese ha questi problemi di tenuta e l'Inter non sembra avere avuto palesi incrementi di infortuni dovuti al terreno di gioco. No, questo degli infortuni è senza dubbio un problema del Milan e il club rossonero deve assolutamente trovarne la causa, velocemente.

Se così non sarà, Allegri sarà costretto a fare costantemente i conti coi problemi di formazione anche nella prossima stagione. Questo problema, nella stagione attuale, ha indubbiamente giocato un ruolo importante nella corsa per lo Scudetto, pertanto in casa Milan vorrebbero evitare si ripetesse lo stesso refrain anche nella stagione 2012-2013.

La Juventus, mercoledì sera, ha ospitato la Lazio allo 'Juventus Stadium' con Conte che per la nona volta in 32 partite ha potuto scegliere la sua formazione avendo a disposizione tutti i giocatori della sua rosa. Una situazione (di pochissimi) infortuni da invidiare quella dei bianconeri, che ha giocato senza dubbio un ruolo determinante per il suo primo posto. Il Milan, comunque, non rimarrà certo a guardare, augurandosi in uno scivolone della 'Vecchia Signora', e augurandosi anche che, prima o poi, anche Allegri possa avere a disposizione tutta la rosa della prima squadra.

Certo, gli infortuni non sono comunque l'unica ragione per cui la Juventus giocherà le ultime sette gare col destino dello Scudetto nelle proprie mani. Il pressing forsennato e un record difensivo eccellente sono stati finora fattori determinanti nella conquista della vetta per i bianconeri. E', però, indubbio che anche la fortuna in 'zona infermeria' abbia rappresentato un aspetto importante per superare, almeno finora, i rivali nella corsa per il titolo.

giovedì 12 aprile 2012

- Calciomercato: Balotelli verso il Milan

da esclusivista.it


Per Balotelli tutti dicono di no, tranne il Milan! Il ritorno di Balotelli in Italia non è così facile come sembra, o meglio, come sembrava fino a qualche mese fa quando tutti, e ripetiamo tutti, credevano che Super Mario dopo la sua esperienza in Premier League, fra scherzi, espulsioni, notti folle e quant’altro fosse una “balotellata”, ritornasse sul tappeto in Italia dove ad attenderlo ci fosse l’Inter, sua squadra di origine, il Milan e perchè no il Napoli. Ieri sera prima del turno infrasettimanale di campionato, da Milano, sponda interista, il numero uno dell’Inter, Massimo Moratti ha detto no ad un ritorno del bad boy.

Rimane un grandissimo calciatore ma il suo comportamento non piace e nessuno all’Inter vorrebbe badarci, le parole di Moratti seguono questa linea guida e per Mario è quasi impensabile un suo ritorno a casa. Anche Marotta e Conte gli fanno eco, Balotelli non è un obiettivo della Juve nonostante sia un grande calciatore. A Napoli il clima non ha permesso di fare simili domande, Mazzarri ha altri guai da risolvere e De Laurentiis oggi pensa alla coppa Italia per salvare la stagione.

Il Milan e Galliani sono abbottonati, non hanno parlato ma in questo caso, il club di via Turati potrebbe essere l’unico a prendere Super Mario, far giocare assieme Ibra e Balo sarebbe un sogno ma dovrebbero mettere la testa al posto, lo svedese pare che sia maturato, Balotelli ancora è acerbo, e come dicono molti, l’ambiente rossonero potrebbe essere l’unico a tenere a bada le esuberanze di un calciatore che dovrebbe trascinare l’Italia al prossimo Europeo. Queste le dichiarazioni di Massimo Moratti prima della partita Inter-Siena alla domanda del cronista di Sky sport su un possibile ritorno all’Inter di Mario Balotelli: “Abbiamo seguito quello che è successo, dal punto di vista tecnico è bravo, ma non abbiamo fatto nessuna mossa, e non è nemmeno nei nostri programmi sinceramente”.
Marotta, dg bianconero, fa eco al presidente Moratti quando gli chiedono se alla Juve piace Balotelli: “E’ un talento del nostro calcio e spero che Mancini riesca a gestirlo bene. Per il momento noi non c’entriamo nulla, siamo fuori dalla cosa. Lasciamolo in pace al City”. Forse queste dichiarazioni sono assist al Milan che ancora non si è sbilanciato ufficialmente ma si sa che fra Super Mario e Galliani c’è una fortissima intesa cementata fra l’altro dai rapporti fra l’ad rossonero ed il procuratore di Balotelli, Mino Raiola, l’uomo che ha già riportato in Italia un giocatore come Ibra, che dall’Inter è volato al Barcellona per poi far ritorno a Milano ma al Milan!

mercoledì 11 aprile 2012

- Calciomercato Milan: il ritorno di Kakà, Muriel a Udine

da corriereweb.net


Si attende con ansia il ritorno ufficiale alla presidenza di Berlusconi per capire quali saranno le prossime strategie del calciomercato del Milan. Un mercato low cost come quello degli ultimi anni, o finalmente un rilancio, anche alle ambizioni europee, umiliate in questa stagione del Real. Il primo obiettivo del presidente sembra essere il ritorno di Kakà, su cui c’è anche il Psg di Ancelotti e Leonardo. In bilico il futuro di Allegri, criticato più volte da Berlusconi. Per il toscano decisiva la volata scudetto con la Juventus.

Calciomercato Milan – Berlusconi torna, e questo è ormai certo. Ma i tifosi rossoneri devono attendere per capire se il ritorno del presidente sarà solo formale, o se il Cavaliere ha deciso di rilanciare la sua immagine anche rilanciando le ambizioni del Milan. Dipende dalla quantità di fondi che Berlusconi ha intenzione di immettere in società. Senza milioni freschi infatti Galliani dovrà accontentarsi dell’ennesimo mercato low cost, con un grande cessione per finanziare un grande colpo in attacco, e qualche innesto per puntellare la rosa.

Secondo le ultime indiscrezioni il primo sogno di Berlusconi, oltre quelli irrealizzabili (Cristiano Ronaldo e Guardiola), è il ritorno di Ricardo Kakà, che nel Real è ormai stabilmente un panchinaro. Un’operazione romantica con cui il Cavaliere vorrebbe battezzare il suo ritorno alla presidenza. Sul trequartista brasiliano però si muovono da tempo i suoi scopritori, Ancelotti e Leonardo, che hanno le armi, e cioè i milioni, per convincere il Real Madrid.

Da Berlusconi dipende anche il futuro di Allegri, nonostante il rinnovo a gennaio. Fu un atto di fiducia fortemente voluto da Galliani in un momento decisivo della stagione, pochi giorni dopo che il Cavaliere aveva nuovamente espresso dubbi sul gioco del tecnico toscano. L’eliminazione dalla Champions del Barcellona, con le critiche di Berlusconi dopo lo 0 a 0 dell’andata, hanno probabilmente incrinato definitivamente la fiducia del Cavaliere nell’allenatore, che può salvare la panchina solo se riporterà il Milan sopra la Juve in campionato.

Muriel pensa a Lecce – Ieri ha parlato il colombiano Muriel e ha ammesso di essere seguito dal Milan e da altri club italiani. Ma il giovane talento, paragonato da molti al primo Ronaldo, ha sottolineato di essere concentrato solo sulla salvezza del Lecce, confermando anche quelle qualità caratteriali di cui tutti parlano. I rossoneri lo hanno seguito ripetutamente nel corso del campionato, ricavandone sempre impressioni positive, e nel calciomercato estivo proveranno a bruciare la concorrenza, ripetendo una operazione alla El Shaarawi. Oggi infatti i rossoneri non si possono permettere di acquistare campioni già formati, ma devono puntare sui giovani talenti.

A opporsi alla strategia rossonera è però l’Udinese, proprietaria del cartellino di Muriel. I Pozzo hanno fatto sapere che il futuro del colombiano è già stabilito. Ritorno in Friuli per la definitiva esplosione. I 10-15 milioni che potrebbero offrire nel prossimo calciomercato i club italiani infatti sono molti meno dei 40 pagati dal Barcellona l’estate scorsa per Sanchez. E a Udine sono convinti di avere in mano un giocatore potenzialmente più forte del cileno. Tocca a Galliani trovare le carte per rovesciare i piani dell’Udinese.

La Juve su Nesta e Seedorf – Galliani deve affrontare anche molto presto i rinnovi dei contratti, che sono stagionali per gli over trenta. Vanno a scadenza molti elementi decisivi in questi anni, come Nesta e Seedorf, che, secondo quanto riporta la Stampa, sarebbero finiti nel mirino della Juventus. Marotta vuole pescare tra gli ‘anziani’ del Milan per portare alla Juve quell’esperienza che manca in vista del ritorno in Champions League. Difficile che Seedorf lasci Milano, dato che è un pupillo del presidente Berlusconi, che ha già pronto per lui un futuro da dirigente. Su Nesta c’è anche il Paris Saint Germain di Ancelotti e Leonardo, pronti a regalare una nuova esperienza di livello internazionale al difensore.

Sfida all’Inter per Balotelli – Il Milan continua a tenere i fari puntata su Manchester, dove Balotelli sembra aver ormai definitivamente rotto con la società, i compagni e persino Mancini, che finora l’aveva sempre difeso. Si sa che Galliani da anni segue Super Mario, anche per via del rapporto con il suo agente, Mino Raiola. Pare però che Balotelli sia tornato anche nel mirino del presidente Moratti, che al momento della cessione al Manchester City ha mantenuto un diritto di prelazione.

- Chievo-Milan 0-1: Gli Highlights

li Highlights

- Chievo-Milan: Le pagelle

Abbiati 7,5;
DeSciglio 6;
Nesta 7;
Yepes 6,5;
Zambrotta 6;
Gattuso 6;
Nocerino 6;
Seedorf 6;
Muntari 8;
Robinho 5;
Ibrahimovic' 6;


El Shaarawy 6;
Emanuelson 6;
Strasser S.V.

- Chievo-Milan 0-1, decide Muntari

da ilMessaggero.it


VERONA - Missione compiuta. Infarcito di riserve e pieno di indisponibili il Milan vince a Verona col Chievo grazie a un gol da fuori area di Muntari all'inizio della partita e torna primo a +2 sulla Juventus. Ora Allegri può guardarsi con serenità la sfida di domani sera tra Juve e Lazio. Il Chievo ha provato a pareggiare nel secondo tempo, ma il Milan è riuscito a portare a casa tre punti importantissimi senza soffrire troppo, fatta eccezione per una gran parata di Abbiati e un'occasione sprecata da Pellissier.

Massimo risultato con il minimo sforzo. Il Milan quindi mette la freccia e torna in testa alla classifica: il massimo risultato con il minimo sforzo, la bordata di Muntari dopo 8 minuti, in una partita tutt'altro che bella. Il "diavolo" vince, ma davanti al solito Chievo compatto e disposto con ordine certosino resta il satanasso pasticcione delle ultime esibizioni. Sotto una fitta pioggia, che ha disturbato gran parte dell'incontro, i rossoneri hanno evitato che il Bentegodi si trasformasse in un'altra "fatal Verona" a 40 anni da quel tricolore gettato alle ortiche contro l'Hellas. Con 13 assenti, molti dei quali di gran peso (ma i sostituti hanno risposto bene, in particolare Yepes), Allegri fa quello che può e manda in campo una formazione inedita chiamando addirittura dalla Primavera il giovane Desciglio, classe 1992, alla destra della difesa, innestando dal primo minuto Gattuso e affidando l'attacco a Robinho e Ibra.

La partita. L'inizio rossonero è tra i più confusi delle ultime esibizioni. A centrocampo Gattuso fatica a trovare le misure, Ibra fatica a trovare strada nei labirinti dei difensori, Robinho fa lo spettatore non pagante. Insomma quando tutti pensano che la squadra di Allegri potrebbe rischiare proprio qui a Verona di salutare ambizioni tricolori ci pensa Muntari a mettere la strada in discesa. Dopo 8 minuti il suo sinistro da ben oltre 20 metri non lascia scampo a Sorrentino e toglie qualche quintale di preoccupazioni al Milan. Nonostante ciò il comportamento dei rossoneri resta stentato, macchinoso, a volte troppo involuto un Ibrahimovic lasciato solo davanti come una cattedrale nel deserto. Il Chievo subisce il gol ma non si scompone e al 14' va vicino al pari quando Desciglio si aiuta con una mano all'limite dell'area. La punizione di Bradley finisce non troppo lontano dalla traversa. Il Chievo pressa molto alto e il Milan fatica a trovare le sponde giuste a centrocampo e quando ci riesce Ibra non sempre è pronto ad addomesticare palla. Al 23' Paloschi riesce a far scivolare un pallone in rete ma l'arbitro aveva già fischiato il fuorigioco. Deve arrivare quasi la fine del tempo perchè si svegli Robinho: il brasiliano si inventa una serpentina in aera, salta mezza dozzina di gambe ma spara fuori. È il Chievo però ad avere l'occasione più clamorosa sui piedi Rigoni al 45'. Il veneto ha praticamente un rigore a disposizione ma il tiro quasi a botta sicura, con il pubblico già pronto ad urlare per il pareggio, finisce a lato.

Il secondo tempo. Nel secondo tempo i padroni di casa avanzano a testuggine in un assalto quasi continuo. Al 4' un miracolo di Abbiati su tiro di Pellissier evita il pari.Il Milan si rende pericoloso solo al 30' con un destro interno di Ibra che si spegne sul fondo. Al 36' Nesta intercetta con il braccio in piena area un tocco di Pellissier che però stava rientrando ed era quindi in fuorigioco: chi dalla parte veronese sognava un rigore rimane deluso. Tanto Chievo non basta però: Allegri toglie un Robinho inutile, rafforza il centrocampo con Emanuelson e riduce i rischi riservandosi, per non farsi mancare nulla, un ultimo brivido al termine del recupero. Allo scadere Acerbi riesce anche a bucare Abbiati, ma anche in questo caso il suo gesto è viziato dal fuorigioco. Davvero sfortunato il Chievo, il Milan invece ringrazia rendendo sempre più appassionate e incerto lo sprint scudetto.

Allegri è felice: «Questo è un gruppo che ha valori non solo tecnici. Elogio tutti, c'erano state fatte delle critiche per me eccessive. Da un periodo a questa parte si aspettava la nostra caduta, per la gioia di tanti. Una vera campagna mediatica. Ma sfortunatamente per loro ci siamo rialzati. Dopo il ko con la Fiorentina erano pronti i funerali, invece c'è tempo...».

martedì 10 aprile 2012

- Calciomercato Milan: Balotelli si o Balotelli no?

da giornalistinelpallone.corriere.it


Balotelli espulso, Balotelli autore di un fallaccio da paura sul ginocchio di Song nell’ultima partita del Manchester City, persa, contro l’Arsenal. Balotelli che rischia sei turni di stop e mette in pericolo la corsa dei citizens. Mancini, il Pigmalione di SuperMario fin dai tempi dell’Inter, che perde la pazienza come Geppetto con Pinocchio. E sbotta: “Con noi non giocherà più e a fine stagione sarà ceduto”.

Il mercato, a questo punto, si accende. E Inter e Milan (ma non solo) già si preparano all’asta. Pensando: SuperMario è un soggetto difficile, ma si può gestire. Mino Raiola, il suo agente, garantisce. Per l’Inter sarebbe una minestra riscaldata, una porta che si riapre dopo essere stata sbattuta con forza. Per il Milan un riavvicinamento a un giocatore che piace, ma su cui ci sono stati in passato molti tentennamenti.

E Prandelli? Prandelli chiede di valutare il comportamento del ragazzaccio, ma coltiva l’idea di trascinarlo agli Europei contro ogni codice etico. Balo, intanto, che si rende conto di averla fatta grossa e di essere arrivato al capolinea della tolleranza altrui, chiede scusa. Tifosastri, ma uno così lo vorreste nella vostra squadra?

- Chievo-Milan: La probabile formazione rossonera

MILAN (4-3-1-2):

Abbiati;

De Sciglio, Nesta, Mexes, Zambrotta;

Nocerino, Seedorf, Muntari;

Emanuelson;

Ibrahimovic, Robinho.



A disp.: Amelia, Yepes, Gattuso, Flamini, El Shaarawy, Cassano, Maxi Lopez.


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sabato 7 aprile 2012

- Calciomercato Milan: Tevez sarà rossonero

da efootball.it


Adriano Galliani si è esposto personalmente nel dichiarare la sua ammirazione per Carlos Tevez, il calciomercato Milan ha già un obiettivo certo per la sessione estiva delle contrattazioni. Il piano sarebbe prendere Tevez ad una cifra tra 20 e 25 milioni di euro pagandolo in 3 rate con cadenza annuale, in questo modo l’investimento sarebbe ammortizzato e la squadra potrebbe nuovamente compiere un passo avanti per raggiungere gli standard che gli competono.

L’obiettivo Tevez interesserà il mercato Milan sin dalle prime battute, la concorrenza di altri club non preoccupa comunque i rossoneri che hanno dato la loro parola a Tevez il quale aspetta fiducioso l’accordo tra i club. Resta quindi da convincere il City che, con un cambio d’allenatore a fine stagione, potrebbe modificare la posizione di Tevez da cedibile a incedibile, visto che il problema attualmente è il rapporto non proprio ottimo con l’allenatore.

- Milan-Fiorentina: La probabile formazione rossonera

Probabile formazione (4-3-1-2):

Abbiati;

Abate, Bonera, Mexes, Antonini;

Nocerino, Ambrosini, Muntari;

Emanuelson;

Ibrahimovic, Robinho.


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- Allegri ritrova Cassano e "punta" lo scudetto

da AGI.it


"Nella vita puo' succedere di tutto.
Al momento abbiamo vinto la Supercoppa italiana, siamo in testa al campionato, siamo andati vicini ad una semifinale di Champions e vicini alla finale di Coppa Italia. Ma adesso c'e' l'obiettivo scudetto e li' puntiamo". Non ci sono alternative: per il Milan, e soprattutto, per Allegri. La notizia del giorno riguarda Cassano, che e' stato convocato da Allegri e domani partira' dalla panchina. Con 15-20 minuti di autonomia probabile per lui l'ultimo spezzone di gara. Non convocati Boateng, fermo per un risentimento muscolare, e Seedorf, che sta smaltendo i postumi della gara del Camp Nou, cosi' come Nesta, fermo dopo le fatiche di Champions. Le scelte saranno obbligate, con una difesa composta da Abate, Bonera, Mexes e Antonini. A centrocampo Ambrosini giochera' davanti alla difesa, con Muntari e Nocerino ai lati. Ancora fermo Van Bommel, alle prese con il solito mal di schiena, mentre Aquilani e Gattuso inizieranno in panchina. In attacco, con Cassano, saranno cinque gli attaccanti a disposizione. Per uno di loro sara' tribuna: se la giocheranno El Shaarawy e Maxi Lopez, con Ibra e Robinho in campo da titolari. Non convocati Mesbah e Flamini: il primo soffre di un risentimento muscolare, mentre il mediano francese sta recuperando pian piano dai recenti contrattempi fisici post operazione al crociato.

venerdì 6 aprile 2012

- Calciomercato Milan, Keita e Montolivo per cambiare il centrocampo

da Calciomercato.it


L’eliminazione dalla Champions League brucia ancora in casa Milan. I rossoneri hanno dimostrato di poter tenere testa, per quanto sia possibile, al Barcellona ma è evidente che il gap esistente con i blaugrana sia davvero notevole per poter puntare a vincere di nuovo anche in Europa. Il primo a giocarsi un posto nella prossima stagione è Allegri, con Berlusconi che non pèerde occasioni per criticare alcune scelte del suo allenatore. Al di là del mister, il nuovo Milan ha però bisogno soprattutto di rinforzi che ne elevino il già alto tasso tecnico.
Come rivela il ‘Corriere dello Sport’, il Milan proseguirà la sua politica di ringiovanimento lasciando partire la maggior parte dei giocatori in scadenza, tra i quali i sicuri di non rinnovare sono Inzaghi, Flamini, Yepes e Zambrotta. Per ogni settore sono stati già indetificati i giocatori da Milan. Al centro della difesa, dove Nesta resta un enigma, potrebbe arrivare Matias Silvestre del Palermo, che piace non da oggi alla dirigenza rossonera.
Sulle corsie laterali si tornerà alla carica per Aly Cissokho del Lione, senza dimenticare Jordi Alba che tanto bene sta facendo al Valencia.In mezzo al campo il Milan dovrà necessariamente effettuare gli innesti numericamente superiori, visto che Seedorf, Ambrosini, van Bommel e Gattuso hanno orami troppi chilometri alle spalle.
Il colpo ormai certo è Riccardo Montolivo, che lascerà la Fiorentina a parametro zero per provare a raccogliere la pesante eredità lasciata da Pirlo. Al suo fianco potrebbe agire Seydou Keita, uno dei fedelissimi di Guardiola, che piace e molto a Milan e Tottenham.In attacco sarà un derby tutto in casa Manchester City. Tevez o Balotelli? Genio e sregolatezza, campioni decisivi quando conta e che potrebbero aggiungere in Europa quello che ancora Ibrahimovic non è riuscito a dare, visto che entrambi la Champions l’hanno già vinta. Carlitos era già rossonero a gennaio, ora Galliani potrebbe tornarci; Balo costa di più ma la sua avventura al City, come quella di Mancini, pare essere arrivata al capolinea.

- Milan, ecco gli assi per vincere la Champions

da CorrieredelloSport.it

Da Boulharouz a Cissokho, da Keita a Sandro, sarà rivoluzione. Per l’attacco duello Tevez-Balotelli, ma occhio all’affare Kalou. Dieci giocatori sono in scadenza, molti se ne andranno. In difesa piacciono Silvestre e Alba



MILANO - Torneremo più forti di prima. In Champions League, ovviamente. La convinzione è di molti milanisti che ieri pomeriggio sono stati tenuti a rapporto dall’ad Galliani che si è presentato a Milanello per parlare ad Allegri e alla squadra dopo il kappaò contro il Barcellona. Tanta rabbia, nessun dramma, si riparte in campionato pensando alla prossima edizione della Coppa «maledetta». Ma sia Allegri ( «Il Milan l’anno prossimo sarà sicuramente più competitivo rispetto a quest’anno» ) sia il combattivo Nesta («Il Milan ha le capacità economiche e di volontà per contrastare il Barcellona che prima o poi calerà» ) sono sicuri che il gap con il Barça sarà ben presto colmato.

BERLUSCONI - Il volto del nuovo Milan, però, dipenderà molto dalla voglia di investire del presidente rossonero che, segnalano dai soliti ambienti politici, non ha gradito la seconda sconfitta contro il Barça. Sicuramente Allegri è atteso da un finale di stagione complicato, dove dovrà saper gestire la pressione della Juventus, dell’ambiente e anche del suo presidente che non perde occasione per stigmatizzare scelte, tattiche e risultati di tutti i suoi allenatori. Berlusconi, l’aveva confidato la figlia Barbara nella settimana che divideva le due sfide del quarto di finale, desidera vedere il suo Milan giocare come il Barcellona. Allegri, alla vigilia della sfida di campionato contro il Catania, gli aveva fatto notare che il Milan in Italia ha la supremazia territoriale assoluta in campo per quanto riguarda il possesso di palla ed in Europa è secondo solo al Barcellona...

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