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mercoledì 30 maggio 2012

- Il PSG torna all’assalto di Pato

da SerieACalcio.com
A Gennaio fu il presidente Berlusconi ad interrompere la trattativa e a lasciare il papero in casa rossonera, adesso farà la stessa cosa? Infatti secondo fonti molto vicine alla società, si vocifera che i sceicchi del club francese siano tornati alla carica per acquistare il papero rossonero, forti anche della richiesta lanciata da Carlo Ancelotti che vuole a tutti i costi il forte e giovane attaccante rossonero. Si vocifera che il Psg sia pronto a mettere sul piatto ben 35 milioni di euro, una cifra che attualmente non si può rifiutare visto che il giocatore è sempre colpito da infortuni e trascorre quasi tutta la stagione in infermeria. Però i conti non tornano un po a tutti, perchè il club francese vorrebbe acquistare il Papero se sono consapevoli della sua fragilità fisica? Perchè non puntare altrove o su altri giocatori. Ricordiamo che al PSG piace Lavezzi, ma la trattiva ancora non è decollata per mille ostacoli e per via del forte interessamento dell’Inter, allora si potrebbe dirottare su Higuain che potrebbe lasciare Madrid ma anche su di lui c’è mezza Europa ed anche la Juventus e allora in casa francese si è deciso di puntare tutto sul papero, anche se in giro per il mondo ci sono altri e forti attaccanti. Attualmente il club rossonero non ha ricevuto nessuna offerta. Non ci resta che aspettare.

martedì 29 maggio 2012

- Balotelli, Dzeko o Tevez per il dopo Ibra

da Quotidiano.net
Milano, 28 maggio 2012 - Forse neppure il tempo (Europei prima e vacanze dopo) servirà o basterà per ricucire lo strappo fra Zlatan Ibrahimovic e il Milan. Dopo le lamentele dei suoi compagni di squadra, i duri faccia a faccia con Allegri (memorabile quello in Champions nello spogliatoio dell’Highbury alla fine del primo tempo con l’Arsenal avanti 3-0) e le pesanti richieste a Galliani, la goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le esternazioni del giocatore dal ritiro svedese. Perché se è vero che tutto, ma proprio tutto, è stato concesso a Ibra in questi due anni (prendere a pugni Onyewu, farsi squalificare più volte in campionato per gesti ingiustificabili, batter cassa a fine stagione) è anche vero che ora ad aver perso la pazienza è la proprietà. Silvio Berlusconi e la figlia Barbara considerano come un tradimento lo sfogo di Zlatan, un vero e proprio danno d’immagine per il club più titolato al mondo. «Il Milan non ha soldi per rinforzare la squadra» ad Arcore viene considerata una pugnalata alle spalle. Magari saranno pure considerazioni legittime di un calciatore, il quale ha in mente «niente soldi, niente ambizioni», ma una cosa è pensarlo, altra è dirlo ad alta voce. E quelle parole da tre giorni sono come degli spilli piantati nei nervi della società. Senza considerare che, al raduno del 9 luglio, Allegri e lo spogliatoio non reagirebbero certo bene di fronte a questo tipo di considerazioni. Per tutti questi motivi, anche se nessuno ufficialmente lo dice, Ibrahimovic è in vendita. Chiusure drastiche al mercato in uscita non ce ne sono mai state da parte di Galliani, anche quando si è parlato del corteggiatissimo Thiago Silva. Solo smentite di facciata o mezze ammissioni, tanti sorrisetti e alcuni silenzi sospetti. Del resto le migliori trattative si fanno a fari spenti. Ecco perché si attendono segnali dal Real, dal Manchester City o dal Chelsea. Per 20-25 milioni lo svedese potrebbe partire, e una volta liberatosi dall’ingaggio zavorra (24 milioni lordi all’anno) il Milan potrà pensare al sostituto. Lo scambio Ibra-Tevez sarebbe la cosa più logica, ma anche il nome di Balotelli ci può stare. Più defilato Dzeko, vecchio pallino dei dirigenti rossoneri: adesso ha un ingaggio molto oneroso. Da non tralasciare la più “economica“ delle soluzioni: il ripescaggio di Maxi Lopez. Ma guai a dirlo a Zlatan e sopratutto ai tifosi. D’accordo che si deve risparmiare, ma così sarebbe davvero troppo...

lunedì 28 maggio 2012

- Berlusconi liquida Ibra e Robinho, ma Thiago non si tocca

da Goal.com
Il club rossonero ha deciso di dare il via libera alla cessione dello svedese. Con lui partirà anche Robinho; al loro posto potrebbe arrivare Tevez, ma si punta anche su Pato...

Il Milan ha deciso: si può fare a meno di Zlatan Ibrahimovic. La scelta porta la firma di Silvio Berlusconi, fortemente irritato per le ultime esternazioni dello svedese sulla presunta mancanza di soldi della società rossonera. Il patron si sarebbe deciso a vendere lui e Robinho per trattenere Thiago Silva, ritenuto evidentemente indispensabile, al contrario dei due compagni di squadra.

La decisione sarebbe dettata, ovviamente, anche da motivi economici, visto che la cessione di Ibra permetterebbe al Milan di risparmiare almeno una cinquantina di milioni tra ingaggio e rate dovute al Barcellona. Possibile destinazione dello svedese, come riferito dal Corriere dello Sport, potrebbe essere il Chelsea, più che i 'soliti' City o Real, dove ritroverebbe Mourinho.

I Blues troverebbero in lui il perfetto erede di Drogba. Il Diavolo, dal canto suo, potrebbe tornare all'assalto per Carlos Tevez, ritenuto più abbordabile di Balotelli. I contatti tra Galliani e l'agente dell'argentino Joorabchian non sono mai cessati in questi mesi.

Nel contempo, si punterà molto sul recupero di Pato, atteso dall'esame Olimpiadi. Dovesse superarlo, potrebbe riguadagnarsi un posto di spicco sul palcoscenico milanista. Per Robinho, invece, la scelta è tra un ritorno al Santos e i petrodollari degli arabi. Il Milan vuole ripartire senza il brasiliano. E senza l'ingombrante Ibra...

venerdì 25 maggio 2012

- Editoriale Goal.com - Sacrificio necessario ma...

da Goal.com

  guai a toccare Thiago Silva: ecco perchè Robinho è l’uomo-chiave del mercato del Milan 

L'attaccante brasiliano, corteggiato dal Santos e dal Malaga, potrebbe essere il grande sacrificato sull'altare del bilancio. Ma sono tanti gli intrecci legati alla sua cessione...

 Da una parte le esigenze di bilancio, dall’altra l’obbligo di restare competitivo in Italia e in Europa: diviso tra il cuore e la ragione, Adriano Galliani si appresta ad affrontare una delle più difficoltose campagne acquisti della sua più che ventennale carriera in rossonero. Tra l’assalto a Thiago Silva, l’equilibrio instabile di Ibra, l’ambizione presidenziale e il pesante fardello di quel -67 a bilancio, che costringerà anche quest’anno l’amministratore delegato del club di via Turati ad un mercato fatto di ingegno e fantasia.

Una rinuncia stavolta sembra però inevitabile per permettere alle casse rossonere di respirare e al tempo stesso di cercare di rinforzare la rosa da mettere a disposizione di Allegri. A gennaio la scelta ricadde di fatto su Pato, nome difficilmente spendibile nell’attuale mercato visto che i problemi fisici del ‘Papero’ hanno intaccato non poco la valutazione del giocatore. Sembrava che il grande sacrificato potesse essere Ibrahimovic, uomo dai numeri pazzeschi in ogni senso: 34 i goal messi a segno quest’anno con la maglia del Milan, circa 12 i milioni che il club rossonero ha versato sul conto in banca dello svedese per questa stagione. L’età e il maxi-ingaggio rendono difficilmente ipotizzabile l’assalto di un top club a Zlatan, al quale il solo Mancini potrebbe probabilmente far la corte.

Il City ha però virato con decisione ormai da diverse settimane su Thiago Silva, l’altro grande top player in forza al Milan. Perdere il brasiliano è il grande incubo dell’estate di Galliani, che rischia diverse notti insonni a causa dell’assedio delle superpotenze europee. Da Manchester, Barcellona e Parigi stanno tempestando di telefonate l’ad rossonero, che cercherà finchè possibile di ignorare le tentazioni. Un catenaccio che potrebbe però saltare clamorosamente davanti ad un’offerta da 50 milioni di euro. L'eventuale cessione di Thiago Silva getterebbe però il Milan in un vero e proprio baratro tecnico: il buco in bilancio (che al netto degli incassi stagionali si aggira in realtà sui 30 milioni) verrebbe ripianato, ma reperire sul mercato un centrale dello spessore del brasiliano sarebbe una missione impossibile anche per chi negli anni, in un modo o nell’altro, è riuscito ad ovviare ad addii eccellenti come quelli di Shevchenko, Maldini e Kakà. Il mercato non offre difensori a cinque stelle, certezze assolute di livello internazionale e pensare di rimpiazzare Thiago Silva con Silvestre o Ogbonna sarebbe un’eresia. E’ per questo che Galliani sta battendo ogni altra strada possibile per racimolare fondi ed evitare di dover cedere un top player: diversi i milioni fin qui risparmiati grazie agli addii dei senatori e al mancato riscatto di Maxi Lopez e Aquilani (che si cercherà di strappare al Liverpool con un forte sconto, spingendo il centrocampista a ridursi notevolmente l’ingaggio), tante le pedine da spendere sul mercato, considerando il folto numero di giocatori in prestito o in comproprietà in giro per l’Italia e l’Europa.

Il taglia e cuci di Galliani potrebbe però non esser sufficiente e per questo un campione rischia di finire sul mercato. Thiago Silva? Ibra? No, Robinho. Il brasiliano ha avuto un rendimento decisamente inferiore a quello della prima stagione in rossonero e la concorrenza di Pato, Cassano ed El Shaarawy rischia di fargli perdere sempre più minuti. Da non sottovalutare anche le frizioni di fine stagione con Allegri, che ha sempre considerato Binho un elemento importante per il Milan ma ha finito col lasciarlo ai margini nel momento cruciale della stagione. Al certificato interesse del Santos si è aggiunto anche il Malaga, che ha grandi ambizioni e risorse economiche importanti. Dalla cessione di Robinho Galliani potrebbe riuscire a strappare circa 20 milioni di euro, una somma che potrebbe dare la forza necessaria all’amministratore delegato rossonero per resistere agli assalti su Thiago Silva, l’unico vero insostituibile di questo Milan. Al di là dell’esito della telenovela legata al futuro del difensore brasiliano, Robinho potrebbe in ogni caso essere indiziato a far le valigie, visto che alla sua partenza sembrano legate diverse storie del mercato rossonero. Basti pensare a Ganso, il cui nome è sempre ben presente nella mente di Galliani, o anche a Mario Balotelli, il cui arrivo a Milano è possibile soltanto qualora dovesse liberarsi uno posto nel reparto offensivo del club di via Turati. Con Ibra, Cassano, Pato ed El Shaarawy, per motivi diversi, pressoché certi di far parte della rosa del prossimo anno, l’unico a rischio è Binho. Che in un modo o nell’altro sembra davvero poter essere l’uomo-chiave del mercato del Milan…

martedì 22 maggio 2012

- Strootman è possibile?

da Calciomercato.it
MERCATO MILAN IN OLANDA SI CERCA IL SOSTITUTO DI VAN BOMMEL / MILANO - Il Milan cerca il sostituto di van Bommel in Olanda. Secondo quanto riportato da 'La Gazzetta dello Sport', obiettivo numero uno è Kevin Strootman, 22enne centrocampista del Psv Eindhoven. Il club rossonero avrebbe battuto la concorrenza del Manchester United per colui che è considerato l'erede di van Bommel, ma non è detto che il Psv (in fase di ricostruzione con Advocaat) lasci partire uno dei pezzi pregiati della rosa. Se non si riuscisse ad arrivare a Strootman, Galliani punterebbe Adam Maher, 18enne di origine marocchina che gioca nell'Az Alkmaar dal 2010.

- Il Milan vende?

da Eurosport
Non serve essere un massmediologo per capirlo. Basta conoscere anche soltanto un poco il "modus operandi" del Milan per capire che qualcosa di molto importante bolle in pentola. Qualcosa di veramente grosso, se si considera che tra un senatore e l'altro, nel giro di una decina di giorni hanno fatto visita alla sede di via Turati anche due soggettini dal peso specifico difficilmente trascurabile come Mino Raiola e Roberto Mancini. Visite di cortesia, si è limitato a dire qualcuno. Ma, ripetiamo, non serve una grande esperienza per capire che oltre alla cortesia c'è di più. C'è una trattativa in fase embrionale che potrebbe cambiare il volto del Milan e definire appieno la strategia dei rossoneri dall'estate 2012 in avanti. Perché Mancini non ha passato quasi un'ora con Adriano Galliani per parlare del più e del meno. Il manager del Manchester City era in missione diplomatica, la prima da quando gli sceicchi gli hanno concesso un'estensione dei poteri che gli permetterà di muoversi in prima persona sul mercato. Il Mancio, insospettito dalle voci che rimbalzano dalla Spagna, ha voluto chiedere notizia su Thiago Silva. E la risposta di Galliani non si è fatta attendere. Certo, l'ad rossonero ha sparato una cifra alta per il difensore brasiliano (valutato 50 milioni di euro, anche se sul fatto che si tratti di una valutazione eccessiva si potrebbe discutere a lungo), ma al tempo stesso ha fissato il prezzo, lasciando intendere che nessuno è incedibile. Basta pagare il giusto e anche il miglior difensore al mondo, il capitano rossonero del futuro, può andarsene. Il nocciolo della questione è tutto qui. Galliani ha fatto il prezzo, il Milan è disposto a vendere e il Manchester City è interessato fortemente all'acquisto. Tutto il resto è la trattativa che, iniziata ieri sera, durerà probabilmente sino alle fasi calde del mercato. Mancini cercherà di ammorbidire le richieste rossonere con l'inserimento di Mario Balotelli, mentre il Diavolo spererà sino all'ultimo in un'asta con il Barcellona (club al quale deve ancora la seconda rata per Zlatan Ibrahimovic). Lasciate perdere le smentite o le parole di Massimiliano Allegri, che in serata è intervenuto per fare la voce grossa e dire che Thiago Silva e Ibrahimovic non se ne andranno. Quando un club fissa il prezzo, si tratta soltanto "dell'inizio della fine". Adesso è soltanto una questione di tempo, ma il fatto che Silvio Berlusconi abbia chiuso i rubinetti a Galliani implica per forza di cose che non soltanto si taglino i senatori, ma si venda anche un pezzo grosso. Come nell'estate del 2009, quando a partire fu Kakà e soltanto in extremis fu fatto saltare in aria da Leonardo il trasferimento di Andrea Pirlo al Chelsea. Il nastro si è riavvolto e la storia è ripartita da lì, nonostante qualcuno voglia ancora negare l'evidenza. Quelli che lo hanno già capito hanno salutato la ciurma - ricordate le parole d'addio di Gattuso e Nesta, due che hanno lasciato intendere che la società non avrà più gli stessi obiettivi di prima e di non volersi sporcare le mani nel finale di carriera -, gli altri saranno costretti a farlo presto. Il vento è girato, non resta che attendere dove porterà la barca rossonera.

sabato 19 maggio 2012

- Rigoni, il Milan lo vuole gratis

da LaStampa.it

L'agente del centrocampista incontra i dirigenti rossoneri: in cambio potrebbero arrivare dei giovani. Ma per il cartellino il Novara chiede 2,5 milioni

 Marco Rigoni al Milan? Ormai è diventato un refrain consumato dopo che il centrocampista azzurro ha ricevuto i complimenti da Galliani al termine della partita col Milan.

 Il centrocampista ha ribadito la sua volontà di rispettare il contratto che lo lega al Novara ancora per due stagioni. Ma a spingere per un trasferimento è il suo procuratore - lo è anche di altri calciatori rossoneri - D'Amico. Ieri ha incontrato i dirigenti del Milan per definire la situazione: la squadra vice campione d'Italia lo vorrebbe gratis in cambio di qualche giovane, mentre il Novara valuta il suo bomber 2,5 milioni di euro. Intanto Rigoni in questi giorni si gode le vacanze agli Internazionali di tennis al Foro Italico di Roma: è un appassionato della disciplina e grande tifoso di Roger Federer.

venerdì 18 maggio 2012

- TIZIANO CRUDELI IN LACRIME!!! L'addio!


Grazie!

- In cerca di ricchi azionisti

da IlSole24ore.com

Un miliardo di euro. È questa la cifra che è nella mente di Silvio Berlusconi per l'Ac Milan. Sono le risorse iniettate dalla sua famiglia per investire nel club rossonero negli ultimi 26 anni, dall'acquisizione (il 20 febbraio 1986) ad oggi: capitali che la holding Fininvest ha dovuto tirare fuori dal cilindro ogni anno per comprare i giocatori e coprire le perdite della società calcistica.
Da questa cifra bisogna partire per capire il futuro del Milan. Al dossier, grazie ad alcune banche che hanno lavorato in passato per Fininvest (come Bnp Paribas e Hsbc), si sono avvicinati potenziali investitori stranieri: corteggiamenti ai quali la Fininvest, guidata da Pasquale Cannatelli, malgrado le smentite, non è insensibile. Un socio di minoranza non sarebbe sgradito. Qualche tempo fa il club era entrato nel radar di gruppi mediorientali, area dove il Milan ha un certo appeal (la compagnia aerea Emirates di Dubai è sponsor dei rossoneri).
Più recentemente, avrebbero esaminato il dossier investitori cinesi, Paese per il quale il Milan rappresenta la massima espressione del calcio italiano. Ma la realtà dei fatti, più che in generiche manifestazioni d'interesse, sta nei numeri. Quindi in quel miliardo che continua a restare nella mente di Silvio Berlusconi per la sua creatura, malgrado il mondo nell'ultimo anno e mezzo sia cambiato. La valutazione dei rossoneri, per l'ex-premier, non può infatti discostarsi molto: tanto che qualche tempo fa si era parlato di 750 milioni. Ma con il fair play finanziario imposto dall'Uefa al calcio, il Milan dovrà stare attento ai bilanci. E la stessa Fininvest deve confrontarsi con le sue controllate, un tempo galline dalle uova d'oro, ora in difficoltà. A cominciare da Mediaset, con il titolo ai minimi in Borsa e i profitti in calo dell'85% nel primo trimestre.
Il dibattito sembra aperto in famiglia. Tra i figli, Marina e Piersilvio sembrano poco interessati alle vicende calcistiche, mentre Barbara rimane la più accanita sostenitrice della passione del padre. Venerdì scorso, ad Arcore, c'è stata una cena tra Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e l'allenatore Massimiliano Allegri. Tuttavia la campagna acquisti (tra i possibili obiettivi Tevez o Mario Balotelli) è alle porte. E un partner azionario (sulla scia di quanto fatto dalla Lafico con la Juventus) potrebbe essere gradito. Ora Fininvest si trova di fronte a una riflessione: sarà ancora possibile continuare a coprire le perdite dei rossoneri a fine anno? O meglio trovare un partner? Di sicuro con una mega-valutazione non c'è investitore, né cinese né arabo, disposto a strapagare una minoranza. Diverso, però, sarebbe se le pretese scendessero. Ma, come fanno notare ambienti vicini alla Fininvest, il Milan è qualcosa che esula dal business della holding. È terreno di Silvio Berlusconi e sarà lui ad avere l'ultima parola sulla vicenda.

- Milan, Robinho per Ganso

Da Calciosport24.it


CORSPORT (F. FEDELE) – Caos-attaccanti in casa rossonera. In attesa di definire i complessi contorni del caso-Ibrahimovic, per la seconda volta da gennaio ad oggi Maxi Lopez resta «congelato» almeno per un altro mese perché l’ad Galliani, che ieri ha incontrato i fratelli D’Amico agenti del bomber argentino, vuole prendere tempo. Nel frattempo, però, è trapelata una clamorosa indiscrezione: Diego Forlan, dopo un solo anno non brillantissimo nell’Inter, starebbe trattando la rescissione del contratto (due stagioni a 3,5 milioni di euro) anche perché il suo procuratore, Bolotnikov, avrebbe avuto nel frattempo un contatto con il Milan che è interessato a soluzioni di pregio ma sempre low cost o a parametro zero; su Forlan c’è sempre l’Atletico Mineiro. Terza vicenda: Robinho potrebbe tornare in Brasile per arrivare finalmente a Ganso.

OVERBOOKING - Il club in questo momento ha in organico sei attaccanti: Ibrahimovic, Cassano, Pato, El Shaarawy, Robinho e Maxi Lopez. Che, comunque, non verrebbe riscattato dal club di via Turati per 8,5 milioni di euro come richiesto dal Catania. Il Milan eventualmente è pronto a offrire 3-4 milioni in contanti con l’aggiunta di qualche giovane. Maxi, quindi, ha deciso di attendere l’evoluzione della situazione così come aveva fatto lo scorso gennaio. Vuole aspettare almeno fino al 21 giugno, il termine ultimo per il riscatto da parte del Milan, per vedere anche come si evolveranno le situazioni di Ibrahimovic e Robinho, entrambi possibili partenti. Intanto sarà uno degli ospiti (con Galliani, Allegri e Ancelotti) della «Crociera Rossonera» in programma dal 2 al 9 giugno sull’ammiraglia della Msc, uno dei principali sponsor del club di via Turati.

IBRA E MAXI - Lo svedese è in fermento, non sembra soddisfatto della situazione che si sta creando qui al Milan che viene tempestato da continue e lusinghiere offerte per Thiago Silva. Ma, in realtà, a Zlatan è rimasta una sola via di «fuga». Quella che potrebbe condurlo a Madrid dove lo aspetta Mourinho. La pista che porta al City per ora è inaridita. Galliani sarà uno degli ospiti d’onore della finale di Champions League in programma domani sera a Monaco, raggiungerà già oggi la capitale bavarese dove incontrerà tutti i più alti esponenti delle super-potenze europee, compreso il numero 1 del Real Madrid, Florentino Perez, suo grande amico, con il quale ha sempre avuto ottimi rapporti mercantili. Vedrà anche gli emissari del City per trattare Balotelli o Tevez: uno dei due potrebbe essere il sostituto di Ibra. Per questa ragione Galliani ha congelato la trattativa di Maxi Lopez. Il quale, come aveva fatto nel mercato invernale, ha deciso di aspettare il Milan fin quando sarà possibile, quanto meno fino alla conclusione del prossimo Europeo. Andrà in vacanza, non starà più rinchiuso in albergo, ma penserà solo al Milan.

ROBINHO E GANSO - In attesa di chiarire la situazione di Ibrahimovic, con Maxi Lopez ancora una volta in «sala d’attesa», il Milan sta sondando le possibilità di poter cedere Robinho in Brasile. E’ vero che il presidente del Santos, Oliveira Ribeiro, ha manifestato molte perplessità sul rientro in tempi brevi del milanista a causa dell’ingaggio elevato (6 milioni di euro netti a stagione garantiti fino al 30 giugno 2014) che sembra fuori dalla portata del club paulista. Tuttavia Ribeiro vuole prendere tempo: il Santos sta disputando la Coppa Libertadores e, se dovesse rivincerla, punterebbe con grande convinzione al Mondiale per Club perso lo scorso anno contro il Barcellona. Il Milan, quindi, potrebbe trarre concreti benefici dalla cessione di Robinho. Quale contropartita tecnica il Santos è pronto a offrire il portiere Rafael (dotato di passaporto comunitario) che è uno dei più promettenti giovani (22 anni) a livello mondiale. La sua valutazione (5-6 milioni di euro) è molto conveniente. Ma il vero obiettivo di Galliani resta Ganso, un giocatore che il Milan non ha mai smesso di seguire.

giovedì 17 maggio 2012

- Mercato Milan: le idee per la difesa. Eccole

da Goal.com
Per rinforzare la difesa il Milan ha tante idee: da Silvestre ad Acerbi, passando per Albiol


 Dopo essere stato confermato come allenatore del Milan anche per la prossima stagione il tecnico Max Allegri sta cercando di organizzare il mercato estivo con la società di Via Turati, cercando di non pensare alla questione Ibrahimovic, che sta tenendo banco in questi giorni.

 Ci dovranno essere, per avere un Milan competitivo, degli arrivi sia in difesa che a centrocampo. Per quanto riguarda il reparto arretrato salgolo le quotazioni dell'ex-Stoccarda Khalid Boulahrouz, che può arrivare a parametro zero e può giocare sia come esterno destro che come difensore centrale. Piacciono molto anche Acerbi del Genoa e Silvestredel Palermo.

 Ma sul taccuino di Braida ci sono anche Albiol e Vertonghen. Il primo vuole capire se continuerà o meno a stare in panchina nel Real di Mourinho. Il Lanciere invece, che ha anche una buona dimestichezza con il goal, cerca invece in una big un contratto importante per la sua carriera.

martedì 15 maggio 2012

- Champions: il Milan torna in prima fascia

da LaGazzettadelloSport Il Milan, con 22.271 punti, è stata la squadra italiana che ha conquistato il coefficiente più alto (secondo il Napoli a quota 21.271) nel ranking europeo, nell'annata 2011-2012 delle coppe europee. In virtù di questa performance, la squadra rossonera è 12esima nel ranking europeo ma sarà nella prima urna del sorteggio di Montecarlo nel prossimo mese di agosto per la mancata qualificazione di Inter, Atletico Madrid, Lione e Liverpool. In questo momento la prima urna è così composta: Barcellona, Manchester United, Bayern, Real Madrid, Arsenal, Porto, Milan e Valencia. L'unico cambiamento potrebbe riguardare Chelsea e Valencia. Se i Blues dovessero vincere la Finale di Champions League di sabato 19 maggio, toccherebbe a loro entrare nella prima urna a discapito del club spagnolo.

sabato 12 maggio 2012

- Galliani e Allegri da Berlusconi

da SportMediaset

Vertice di Mercato a Arcore

Una cena per il futuro. Il nuovo Milanprende forma ad Arcore. Berlusconiha invitato a cena, nel suo quartier generale, Galliani e Allegri per un vertice di mercato. Il presidente rossonero avrebbe illustrato all'amministratore delegato e all'allenatore la strada da seguire che prevede un taglio dei costi e il ringiovanimento della rosa. Niente spese folli sul mercato: Balotelli e Sneijder restano i sogni, difficili da realizzare. Puntare sui giovani per aprire un nuovo ciclo vincente. E' questo il progetto di Berlusconi dopo gli addii dei senatori Nesta, Gattuso, Seedorf e Inzaghi. Il tutto con molta, moltissima, attenzione al portafoglio. Il patron rossonero è intenzionato a ridurre i costi ed è alla ricerca di partener economici. Da escludere la cessione totale, ma un pacchetto azionario è in vendita. L'ancora di salvataggio per sanare il bilancio della società di via Turati potrebbe essere la quotazione in Borsa, anche in Oriente. Da risolvere anche la questione stadio. Il club rossonero è pronto al grande passo di costruirne uno di proprietà e sta cercando investitori all'estero.

venerdì 11 maggio 2012

- Mercato Milan, Berlusconi cerca azionisti

da CalcioMercatoNews.com

CALCIOMERCATO MILAN / BERLUSCONI - Zlatan Ibrahimovic vuole interventi importanti sul mercato, lo svedese non vuole assolutamente giocare in un club senza progetto. Ma Silvio Berlusconi non vuole più mettere tanti soldi a fondo perduto, per questo starebbe valutando con attenzione le grandi offerte per la cessione di una parte della società. Il presidente rossonero nell’ex Unione Sovietica ha tanti amici, qualche offerta potrebbe arrivare. Si parla della cessione del 40% del club, quindi la famiglia Berlusconi manterrebbe comunque il comando. C’è anche la tentazione di quotare il club alla borsa di Honk Kong.

- Nesta annuncia l'addio. Grazie di tutto Sandro

(AGI) - Carnago, 10 mag. - Quando arriva il momento, la mente e il corpo vorrebbero tornare indietro negli anni. Il corpo purtroppo non si muove, ma la mente puo' fare viaggi lunghissimi. E certamente i pensieri di Alessandro Nesta, classe 1976, hanno fatto un salto triplo indietro nel tempo. Dieci anni di allenamenti, partite, vittorie. Dieci anni che, a pensarci bene, sono volati. Un campione che ha alzato qualsiasi trofeo e che ora, si congeda da vero numero uno. Una scelta presa da lui, non dagli altri. Non e' facile capire quando e' il momento di dire basta. Alessandro e' stato bravissimo nel percepire che forse, questo era l'attimo:"Questa e' stata la mia ultima stagione al Milan, vado via. Quando finisco la stagione penso non all'inizio della prossima ma alla fine della prossima e i ritmi non mi permettono di giocare sempre e siccome non riesco ad aspettare in panchina ho preso questa decisione dopo 10 anni dove sono stato benissimo, ho conosciuto grandi persone e ho vinto tanto". Sintetico, timido, riservato. Non sul campo, dove a testa alta teneva in piedi le tante difese di questo Milan dell'ultimo decennio. Al suo fianco un monumento come Maldini, che gli ha indicato la strada, poi e' stato lui a guidare un altro fenomeno, Thiago Silva, che ora prende in mano il testimone: "I giocatori con cui ho giocato per tanti anni, quelli con i quali sono piu' attaccato, mi mancheranno calcisticamente. Gattuso, Ambrosini, Costacurta, Inzaghi, Seedorf, Pirlo, Paolo Maldini, sono tanti, non posso citarli tutti e spero di non dimenticare nessuno. Se ci sara' il nuovo Nesta? C'e' gia', e' Thiago Silva". Un'investitura importante, o anche un modo per far capire al brasiliano cosa voglia dire diventare simbolo e bandiera di un club. Il passato laziale, 9 anni in biancoceleste, non hanno mai permesso a Nesta di essere considerato un'icona rossonera come Maldini e Baresi. Ma sul campo, a suon di interventi e salvataggi, senza dimenticare alcuni gol pesante, si e' guadagnato il rispetto di tifosi e avversari. Un altro pezzo di quel Milan cannibale se ne va, dopo l'addio di tre anni fa di Maldini, Kaka' e Ancelotti. Proprio al tecnico emiliano, Nesta ha voluto riservare un pensiero speciale: "Ancelotti e' stato l'allenatore piu' importante della mia carriera, per le vittorie e per il modo di vincere, riesce a vincere sembrando un tuo compagno di squadra. La prima Champions e' stata la vittoria piu' bella". Dunque siamo arrivati al capolinea. Un momento che Nesta non avrebbe mai voluto vivere. Ma il calcio e' solo una parte della vita di un calciatore, ed e' giusto pensare ad altro. Una decisione difficile ma presa gia' qualche mese fa: "Io preferisco essere importante giocando, se non riesco a giocare sempre non mi sento bene ed e' giusto andare via. Verso Febbraio ho deciso che sarebbe stato l'ultimo anno ho parlato con il Milan e va bene cosi'". Ma per il relax e la famiglia c'e' ancora tempo. Perche' la passione del calcio non sparira' con un contratto in scadenza. La voglia di rincorrere il pallone rimane viva, magari con meno stress e intensita' come in Italia. L'ipotesi New York Red Bulls e' piu' che percorribile: "Non ho ancora firmato niente, non so dove vado, diciamo che non sarebbe male andare oltre Oceano. Non ci sono altre opportunita'. Non smetto, mi sento ancora bene, questi ritmi sono troppo alti per me. La societa' mi ha chiesto se volevo continuare un altro anno, ma preferisco andare dove i ritmi sono piu' bassi". Dopo Nesta, sara' la volta di Inzaghi, di Seedorf e forse Gattuso. E poi? Cosa sara' del Milan? Molti tifosi se lo stanno chiedendo: "Per riaprire un nuovo ciclo vincente il Milan deve ritrovare un gruppo fatto di grandi giocatori, come lo sono stati Pirlo e Seedorf, gente seria, con questo tipo di giocatori si puo' ricostruire un ciclo. Queste sono persone con cui si possono fare 10 anni ad alto livello".(AGI) .

mercoledì 9 maggio 2012

- Berlusconi conferma Allegri «Colpa nostra, scudetto gettato al vento»

da IlMessaggero.it


Fallita la rincorsa alla Juventus, il Cavaliere rinnova la fiducia al tecnico: «Torneremo a vincere» 

MILANO - Massimiliano Allegri resterà alla guida del Milan, che, nonostante abbia perso il titolo, tornerà a vincere: lo dice Silvio Berlusconi da Mosca, dove si trova per l'insediamento di Vladimir Putin al Cremlino.Tuttavia le analisi, il giorno dopo l'assegnazione matematica dello scudetto alla Juventus, sono un po' amare: «Il Milan ha gettato lo scudetto al vento. La colpa è nostra. La Juve però - dice Berlusconi - lo ha meritato per l'imbattibilità e per il gioco mostrato. Complimenti dunque alla Juventus. Allegri ha un contratto di due anni, non vedo perché debbano esserci tutte queste discussioni».

martedì 8 maggio 2012

- Ogbonna una priorità

Difesa a pezzi. Trentadue gol subiti, otto in più dell'anno scorso e manca ancora una giornata. Per il Milan, scucito lo scudetto dal petto con una settimana d'anticipo, è già tempo di bilanci. Chiaro che non si può imputare completamente al pacchetto arretrato la minor solidità dei rossoneri. E vanno tenuti in considerazione i molteplici infortuni che hanno minato il rendimento della retroguardia di Allegri. Ma tra un Mexes che non convince, un Bonera spesso indisponibile e la coppia Nesta-Yepes sul piede di partenza, la difesa degli ormai ex campioni d'Italia avrà bisogno di un restyling. Ok i parametri zero, ma un arrivo importante sarà necessario. Quindi a parte l'esperto Natali e il giovane Acerbi, si ragionerà su di un investimento vero e proprio. Il nome caldo in via Turati è sempre quello di Angelo Ogbonna. Classe 1988, il difensore del Torino sta giocando una stagione meravigliosa con la maglia granata. Già nel giro della Nazionale, Ogbonna sarebbe un bel colpo anche in prospettiva futura. Senza contare che può adattarsi anche da terzino sinistro, ruolo che ha ricoperto di frequente a inizio carriera. Insomma, un primo tassello per ripartire sarebbe già pronto. Tutto sta nella volontà del Milan di tornare a fare mercato sul serio. Ogbonna non sarebbe un affare fuori budget, visto che per strapparlo al Toro potrebbero bastare circa 10 milioni di euro.

- Il Milan riparte dal Mercato

da Goal.com

ESCLUSIVA - I rossoneri cercheranno di trattenere Nesta, mentre i volti nuovi saranno quelli di Montolivo, Traorè e del giovane difensore Acerbi, quest'anno al Chievo.

 “Questa stagione è stata un fallimento”. Parola di Zlatan Ibrahimovic. Non ha lesinato le sue verità l’attaccante svedese che non nasconde la delusione per la sua prima annata senza scudetto. Sono parole però che rispecchiano la realtà. Il club di via Turati cerca in qualche modo di occultare una situazione critica che si sta espandendo a cominciare dagli 11 rossoneri che al termine della corrente annata sociale risulteranno formalmente liberi: il portiere Roma; 4 difensori Nesta, Yepes, Zambrotta e Oddo, al momento in prestito al Lecce; 5 centrocampisti: Ambrosini, Flamini, Gattuso, Seedorf e Van Bommel e l’attaccante Inzaghi.

 Va poi aggiunto Alberto Aquilani, che il Milan ha la possibilità - e non l’obbligo - di riscattare dal Liverpool. Insomma, stiamo parlando praticamente di una squadra o quasi. Il Milan proverà a trattenere Alessandro Nesta, sebbene il difensore romano stia valutando seriamente la possibilità di trasferirsi negli Stati Uniti per concludere la sua carriera.

 Potrebbe prolungare di un anno Yepes, mentre in arrivo ci sono Acerbi e Granqvist. Il primo, difensore centrale classe ’88, è in compartecipazione tra Chievo e Genoa e il club rossonero sembra già essersi assicurato il suo trasferimento a Milano.

Per Granqvist, difensore centrale svedese classe ’85, c’è la forte sponsorizzazione di Ibrahimovic e, grazie a qualche scambio interno, il Milan potrebbe portarlo alla corte di Allegri. Anche per il centrocampo i nomi sono noti.

In rossonero approderanno Montolivo dalla Fiorentina e Traoré dal Nancy. Molto probabile la permanenza di Muntari che la società milanista dovrà riscattare dall’Inter. Seedorf e Flamini lasceranno con una certa sicurezza, mentre restano in dubbio Gattuso e Ambrosini.

Per Van Bommel la questione si deciderà a metà maggio. Il 12 o il 13 per l’esattezza. L’olandese vorrebbe rimanere ancora un anno a Milano, ma deve essere d’accordo anche la società ovviamente. Inzaghi saluterà nella sfida contro il Novara di domenica pomeriggio, al suo posto, con ogni probabilità, verrà riscattato Maxi Lopez.

Detto che l’attacco sembra il reparto maggiormente coperto, in questo bilancio di mercato non abbiamo parlato dei cosiddetti campioni. Ibrahimovic si vedrà arrivare in squadra buoni giocatori, ma non grandi nomi per 'un grande progetto'. Se, poi, a tutto ciò si aggiunge il crollo verticale del valore di mercato di Pato, il senso della profonda difficoltà rossonera è più che palese. Ci vorrebbe un innesto importante sulla sinistra dove il Milan continua a mostrare enormi lacune. D’accordo dare tutto il merito possibile al giovane De Sciglio, ma al momento non può rappresentare il valore aggiunto della squadra.

A questo punto, si attendono solo “i miracoli” di Galliani, come direbbe Allegri. Piazzare Pato al Psg a gennaio per 30 milioni e prendere Tevez per 24, risparmiandone pure 6, con il senno di poi, in effetti, assomiglia tanto a un’impresa. Non sarà più possibile, purtroppo. L’ad rossonero sarà chiamato a muoversi con oculatezza per accontentare tutti:Berlusconi non può sborsare, Ibrahimovic vuole tornare a vincere. Forse, più che altro, ora, serve qualcuno che consoli Galliani…

sabato 5 maggio 2012

- Verso il Derby. Thiago Silva stagione finita

Domenica sera la 37 giornata di Serie A propone il derby Inter - Milan, stracittadina fondamentale per entrambe le squadre. Da una parte i nerazzurri vogliono continuare il sogno chiamato Champions League, dall’altra gli uomini di Allegri cercheranno di approfittare di un eventuale passo falso della Juve a Trieste per effettuare quello che sarebbe un sorpasso miracoloso. Stramaccioni si è detto sicuro di poter fare una grande partita, mentre tra le fila rossonere regna un cauto ottimismo, senza però dimenticare l’immancabile scaramanzia, d’obbligo in situazioni come queste. Nel frattempo filtrano delle prime indiscrezioni riguardo le formazioni che scenderanno in campo domani sera. Thiago Silva non ci sarà, per il brasiliano stagione finita.

 In casa Milan si vive la vigilia del derby con un ritrovato entusiasmo. Aver ridotto a un punto il distacco dalla Vecchia Signora è stato per i rossoneri come una vincita al Superenalotto. E’ anche vero però che i bianconeri rimangono ad oggi ancora i favoriti numero uno per il successo finale, e anche in caso di vittoria nella stracittadina, i rossoneri resterebbero a meno uno in caso di vittoria della Juve contro il Cagliari. Per la sfida di domani, Allegri non potrà contare ancora una volta su Thiago Silva. Il forte difensore centrale ha deciso di dare forfait anche per queste due ultime partite dell’anno, dando l’arrivederci all’inizio della prossima stagione.

giovedì 3 maggio 2012

- Milan addio, Van Bommel al PSV

da Calciomercato.com

Continuare con il Milan o chiudere la carriera con in Olanda, Mark Van Bommel aveva due due opzioni per la prossima stagione. Ci ha pensato, ha parlato con Allegri, ha sentito il parere della sua famiglia e del suo agente Mino Raiola e alla fine ha deciso: tornerà in patria, per finire con la maglia del Psv Eindhoven, dove ha già giocato dal 1999 al 2005. La notizia è riportata oggi daVoetbal International, che parla di un accordo annuale tra il 35enne centrocampista e il club della Philips. Con solo Ambrosini nel ruolo di incontrista il Milan sarà costretto a tornare sul mercato: oltre a Keita del Barcellona potrebbe tornare di moda Strootman, centrocampista classe 1990 di proprietà del Psv Eindhoven.

- Mercato Milan: Robben-Dani Alves tra i desideri

da LiberoReporter


Galliani è pronto a spaccare il mercato europeo con due colpi di grandissimo spessore. Nel mirino del diavolo sono finiti con grande fermezza Robben e Dani Alves, ecco i dettagli

 Doppia operazione per via Turati, il numero uno del calciomercato Milan ha infatti messo nel mirino due grossi calibri del calcio internazionale: Robben e nientemeno che Dani Alves. Il fantasista del Bayern Monaco è da sempre nel mirino della vecchia signora ma da quando la rottura con il club tedesco è diventata praticamente pubblica ecco che anche Galliani si è lanciato sulle tracce di Robben e con una prepotenza, stando a quello che trapela nelle ultime ore, tale da far saltare il banco messo in piedi a Torino. Addirittura il geometra del mercato rossonero starebbe pensando ad una grande operazione di forza nei confronti del Bayern, ovviamente con la complicità di Robben, in modo da convincere il club tedesco a lasciar partire l’olandese a prezzi davvero contenuti rispetto al valore reale.

La scadenza del contratto nel 2013 agevola questo tipo di operazione per cui i bavaresi farebbero bene a stare in guardia perchè a Galliani solo per poco non è riuscito di farsi regalare per qualche mese Tevez dal Manchester City. In sostanza si parla di un affare da circa 10 milioni di euro che consentirebbe al Milan di offrire a Robben un ingaggio da vero big. Oggi il fantasista oranje guadagna 5 milioni di euro a stagione mentre il Milan sarebbe pronto ad offrirne 7. Cifre importanti che farebbero propendere la decisione di Robben certamente in favore del Milan. Ad ogni modo, senza ulteriori conferme, sembra molto difficile che Galliani possa spuntarla in questi termini, se non altro per folta concorrenza al seguito di Robben. Diverso, e sicuramente meno dispendioso, il discorso Dani Alves. Il terzino brasiliano del Barcellona con l’addio di Guardiola vede crescere le probabilità di una partenza dal club catalano e il trasferimento avverrebbe a prezzi inferiori ai dieci milioni di euro anche per una questione anagrafica. Insomma, Dani Alves e Robben nelle prossime settimane dovrebbero infiammare il calciomercato Milan come nei famosi ultimi due giorni dell’agosto 2010 quando arrivarono Ibrahimovic e Robinho.

- Juve fermata dal Lecce, si riaccende lotta con Milan

da ANSA.it

 E' un gol di Bertolacci a cinque minuti dalla fine della partita a riaprire la lotta per lo scudetto. Il centrocampista del Lecce firma infatti l'1-1 della squadra pugliese in casa della Juventus: i bianconeri erano andati in vantaggio dopo 8' con Marchision e sembravano avviati verso una facile vittoria, ma alla fine raccolgono solo un pari e ora hanno un solo punto di vantaggio sul Milan, a due giornate dalla fine del campionato.

 I rossoneri, infatti, non perdono colpi e battono 2-0 l'Atalanta con i gol di Muntari in avvio e Robinho nel recupero. Diversi gli stati d'animo dei due allenatori alla fine delle partite della 36esima giornata.

Lo Juventino Conte non si scoraggia: ''Abbiamo perso un bonus, ora dobbiamo vincere le ultime due gare'', ha detto. Mentre per il tecnico del Milan Allegri: ''Noi continuiamo a crederci fino alla fine, ci stiamo divertendo''. Non e' stato divertente, invece, il gesto di follia di Delio Rossi, allenatore della Fiorentina. Con i toscani in svantaggio 2-0 contro il Novara, Rossi sostituisce il centrocampista serbo Ljajic che pero' lo applaude ironicamente uscendo dal campo. A quel punto Rossi gli si scaglia contro colpendolo con degli schiaffi. La partita finisce 2-2 ma Delio Rossi viene esonerato in serata dal presidente della Fiorentina. Prosegue intanto la lotta per il terzo posto che vede ora Napoli e Udinese in vantaggio sulle altre. Gli azzurri liquidano 2-0 il Palermo con un rigore di Cavani e un gol di Hamsik, mentre i friulani vanno a vincere a Cesena grazie a gol di Fabbrini. Rallenta la Lazio, fermata sull'1-1 dal Siena, mentre crolla l'Inter che, a Parma, va subito in vantaggio con Sneijder ma poi subisce tre gol nella ripresa. Nella lotta per non accompagnare Novara e Cesena in serie B, ottimo colpo del Genoa, che batte 2-1 il Cagliari ed ha ora tre punti piu' del Lecce.

mercoledì 2 maggio 2012

- Milan-Atalanta: la probabile formazione rossonera

Milan (4-3-1-2): Abbiati, De Sciglio - Nesta - Yepes - Antonini, Aquilani - Ambrosini - Nocerino, Boateng, El Shaarawy - Ibrahimovic'

- Mercato Milan: il punto della situazione



Fonte: Eurosport

In casa-Milan è già il momento di pensare la futuro: il primo tassello della nuova squadra di Max Alllegri potrebbe essere il centrocampista del Nancy, Bakary Traoré; poi nell'ordine Salomon Kalou e Tim Wise. Naturalmente tutti rigorosamente a costo zero...



Il campionato non è ancora terminato, ma il Milan si sta già guardando attorno: da qualche tempo ormai la società rossonera sta stringendo il pressing su Bakaye Traoré, centrocampista del Nancy classe 1985, in scadenza di contratto a giugno. "Questione di giorni", secondo l'Equipe, che considera di fatto il giocatore già in dirittura d'arrivo in rossonero: un bel salto di qualità, dalla Francia all'Italia ma, si sa, il Milan nelle ultime stagioni è sempre attento ai giocatori a parametro zero e in mezzo al campo c'è sempre bisogno di una mano. Traoré è un giocatore forte fisicamente, bravo sia nella fase di interdizione che in quella di ripartenza; da qualche stagione si sta imponendo all'attenzione degli osservatori: cresciuto nell'Amiens, il nazionale malese nel 2009 viene acquistato dal Nancy, club con cui ha la possibilità di esordire in Ligue 1. Nell'aprile di quest'anno circola la notizia di un suo prossimo sbarco a Milano, sponda rossonera: da quel momento arrivano quattro reti consecutive in campionato. Forse un segno di un rinnovato interesse a fare bene in campo, in vista di un prossimo trasferimento?


KALOU: LA JUVE MOLLA, IL MILAN NO - In tema di costi zero e di classe 1985, il Milan potrebbe mettere le mani anche su un altro "articolo" interessante: dall'Inghilterra potrebbe arrivare l'attaccante Salomon Kalou. L'ivoriano del Chelsea è anch'egli in scadenza di contratto, e secondo "Goal.com" potrebbe entrare nell'orbita dei "desiderata" di Adriano Galliani. L'ad del Milan se la dovrà vedere con la Juventus, interessata anch'essa al giocatore, non considerato però una priorità nel proprio personalissimo elenco per la stagione ventura.

 WIESE, UN OPZIONE PER LA PORTA - Tim Wiese, esperto portiere classe 1981 in scadenza con il Werder Brema, sembra ormai prossimo a un contratto con il Real Madrid di Mourinho, ma la trattativa non chiude totalmente la porta al campionato italiano. "So con certezza che il Real vuole ingaggiarmi - ha detto il portiere a 'Kreiszeitung' -. C'è stato un contatto con il mio agente, ma non si sa mai". Su di lui c'è anche il Milan: d'altronde è o non è un "parametro zero"?

 IN USCITA: MEXES, FLAMINI E ZAMBROTTA - Secondo 'talksport', il difensore francese Philippe Mexes, 30 anni, sarebbe gradito ad Herry Redknapp, tecnico del Tottenham, che lo vorrebbe per dargi le chiavi della difesa degli Spurs, in vista di una stagione da protagonsti in Inghilterra e all'estero. Un altro giocatore francese, Mathieu Flamini, sta per concludere la propria avventura al Milan: 4,5 milioni di euro a stagione sono troppi, potrebbe tornare al Marsiglia, squadra che l'aveva lanciato. Addio vicino anche per Gianluca Zambrotta: il suo contratto scade il 30 giugno. “Certamente quando sei in una Società come il Milan poi si fa una fatica ad andar via", dice il suo agente Giuseppe Bonetto. Il rinnovo è francamente molto difficile.

martedì 1 maggio 2012

- Crudeli: "Partiranno in tanti"

da CalcioMercatoNews.com


MERCATO MILAN – A tre giornate dal termine della stagione la redazione di Calciomercatonews.com ha intervistato in esclusiva Tiziano Crudeli, noto opinionista e tifoso rossonero, che ha fatto il punto sul finale di campionato e sul prossimo mercato rossonero.

 Mancano tre giornate dalla fine e il Milan ha tre punti di distacco dalla Juventus, lei ci crede ancora alla vittoria dello scudetto?

 “Ci spero, mai dire mai, ma se dobbiamo essere obiettivi la situazione è molto molto complicata, credo che la Juventus difficilmente si farà sfuggire questa opportunità di vincere. Inoltre i punti da recuperare non sono tre, sono quattro, perchè in virtù degli scontri diretti a parità di punti vincerebbero loro.”

 Il Milan è stato però per diverse giornate in testa alla classifica, ha qualche rammarico qualora dovesse chiudere secondo?

 “Ho moltissimi rammarichi, a cominciare da Cassano, il Cassano visto ieri è un giocatore che avrebbe fatto la fortuna di questo Milan. Io credo che questa sia stata una stagione particolarmente sfortunata sotto diversi punti di vista e gli infortuni hanno pesato molto. Degli errori inoltre sono stati fatti, credo che anche allenatore e giocatori abbiano delle responsabilità, in pochi giornate perdere sette punti nei confronti della Juventus non è giustificabile solo con gli infortuni.”

 Nonostante Allegri abbia dichiarato proprio ieri che resterà alla guida del Milan anche la prossima stagione pare ci sia molta incertezza sul futuro del tecnico toscano, secondo lei rimarrà o verrà esonerato? 

L’esperienza mi dice che di certo in questi casi non c’è mai niente, detto questo io credo che alcuni errori gli abbia fatti anche Allegri, ma credo che abbia comunque fatto un buon lavoro in questi due anni. Io lo riconfermerei, ma come detto non c’è certezza ancora, non mi stupirei se il presidente prendesse un altra decisione.”

 Attualmente in rosa, tra quelli in scadenza e quelli da riscattare, ci sono moltissimi giocatori in bilico per la prossima stagione e stando agli ultimi rumors solo pochi di loro resteranno al Milan, lei che ne pensa? 

Credo che il Milan abbia bisogno di ringiovanire i ranghi e rinforzarsi ulteriormente, purtroppo il calcio è questo, bisogna sempre guardare avanti anche se questo comporta scelte difficili. Tutti quelli che partiranno gli ringrazieremo e resteranno nei nostri cuori per quello che hanno fatto in questi anni, ma è giunto il momento di cambiare.”

 Cosa si aspetta dal prossimo mercato in entrata?

 “Io credo che arriveranno due difensori, un laterale sinistro, un centrocampista importante e una punta importante. Davanti non si può fare affidamento soltanto sui gol di Ibrahimovic, serva qualcuno che si adatti al suo gioco ma che sappia anche segnare con una certa continuità. Una delle cose che è mancata quest’anno è proprio questa, l’anno scorso Robinho ha segnato 14 gol, quest’anno se non sbaglio solo 5, serve uno che abbia continuità, che dia la garanzia di andare in doppia cifra sempre.”

- Milan dà l'ok per giocare alle 20.45 insieme alla Juve

da CorriereDelloSport

  Galliani ha dato la propria disponibilità a Marotta per giocare alla stessa ora la penultima giornata del massimo campionato il prossimo 6 maggio

  MILANO - Il Milan ha dato la propria disponibilità a giocare in contemporanea con la Juventus domenica nella penultima giornata di campionato quando sono in programma Cagliari-Juventus alle 15 e Inter-Milan alle 20.45. A quanto si apprende, in una telefonata con l'amministratore delegato bianconero Beppe Marotta, l'amministratore del Milan Adriano Galliani ha espresso il proprio benestare affinchè le due rivali per lo scudetto possano giocare alla stessa ora.