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giovedì 23 agosto 2012

- Che Milan Ci Aspetta? Proviamo A Rispondere

da ilveroMilanista.it

Con l’arrivo di Giampaolo Pazzini a Milanello e la cessione di Cassano all’Inter, l’attacco del Milan ha subito un cambio fisionomico importante dal punto di vista tattico.
Il Milan non ha più un assist-man da 10-15 assist stagionali ma una punta che teoricamente dovrebbe sostituire Ibrahimovic’.
Giampaolo Pazzini, 5 gol la scorsa stagione, non ha di certo dimostrato una grande vena realizzativa nell’ultimo campionato, ma il suo scarso impiego soprattutto dopo l’arrivo di Stramaccioni sulla panchina dei nerazzurri, ha di certo un importante risvolto su quello che è certamente il valore del giocatore. Non resta che attendere pochi giorni per vedere all’opera il nuovo acquisto rossonero. Si spera, inoltre, in una rinascita di un certo Alexandre Pato, questo Milan ha davvero molto bisogno dei suoi gol.
Un altro reparto nettamente ridisegnato in casa Milan è il centrocampo. Dopo gli addii di Seedorf, Gattuso e Van Bommel, tutti giocatori potenzialmente titolari, e che hanno fatto parte delle grandi vittorie del Milan, gli arrivi di Constant e Montolivo già noti in Italia, e di Traorè, ancora un grande punto interrogativo, danno sì buone speranze, ma fino a che punto? A parte Riccardo Montolivo già con grande esperienza internazionale sìa di Club che con la Nazionale, Traorè e Constant non garantiscono certo una degna sostituzione dei campioni sopracitati quali Seedorf, Gattuso e Van Bommel. Anche in questo caso, quindi, si tratta di scommesse da vincere.
Analizziamo ora il reparto difensivo, il più critico e che più di tutti crea una certa insonnia a noi tifosi. Sì, è vero, della cessione di Thiago Silva se n’é parlato tanto e ormai bisogna mettersi l’anima in pace e guardare avanti. Ma con quali prospettive? Zapata, Mexes, Bonera, Yepes e Acerbi neanche tutti insieme varrebbero la metà di Nesta e Thiago. Cosa fare quindi per rendere più competitivo il reparto arretrato?
Si è vociferato in quantità industriale dell’interessamento del Milan per Yanga-Mbiwa del Montpellier ma non si è raggiunto nulla di concreto. Offerta troppo bassa secondo la dirigenza dei francesi. Probabilmente sarà anche vero, dopo tutto, un classe ’89 che viene definito il difensore più forte attualmente in Francia (escluso l’ormai parigino Thiago Silva, ndr) 6 milioni possono essere legittimamente ritenuti pochi. Il talento è senza dubbi reale, ma attualmente è difficile pensare ad un aumento dell’offerta del Milan alla società del Montpellier, c’è quindi la possibilità che questa resti sempre e solo un’idea d’acquisto e niente più. Peccato.
La difesa, inoltre, presenta un altro punto debole: la fascia sinistra.
In questo momento l’elemento che potrebbe coprire al meglio quella zona del campo è Luca Antonini, giocatore che ci ha abituato a grandi prestazioni, anche di qualità, ma seguite da altre che lasciavano parecchio a desiderare. Altri interpreti sono Mesbah, uno di quegli acquisti che sarebbe stato meglio evitare e Didac Vilà, mentre è stato ceduto Taiwo alla Dinamo Kiev. Ammettiamolo, giocatori mediocri che non rispecchiano il gran valore che c’è invece dall’altro lato della difesa del Milan, quello di Ignazio Abate.
Negli ultimi mesi sono stati fatti davvero tanti nomi per quella zona, da Kolarov a Bale (mai stati reali) per arrivare al più recente Drenthe che a quanto pare è una possibilità da non scartare. Giocatore di qualità e corsa che si addice anche alla filosofia del “nuovo” Milan dato il suo stato di Parametro Zero.
Attualmente la rosa del Milan è un grande punto interrogativo, tentare un pronostico stagionale è quasi impossibile, un po’ come per la Juve dello scorso anno. Non siamo più la squadra da battere e questo potrebbe anche aiutare. Partire a fari spenti potrebbe essere molto conveniente per il Milan attuale che ha bisogno di meno pressione possibile.

di Pietro L. Riillo @piexuus

lunedì 13 agosto 2012

- La Crisi (D’identità) Del Milan: Critica Di Un Tifoso Medio

Fonte: ilveroMilanista.it
MILANO - Si è detto tanto sul Milan questa estate. Un’estate strana dal punto di vista del tifoso rossonero. Un tifoso che è venuto finalmente a conoscenza delle reali possibilità economiche della propria squadra del cuore. E’ risaputo ormai che il Calcio Italiano sta passando uno dei periodi più difficili della sua storia. Sono lontani gli anni in cui fior fiori di calciatori, tra i migliori al mondo, facevano carte false per venir a giocare nel nostro Paese. Il Calcio Italiano considerato una volta il più difficile e appassionante al Mondo, è oggi un calcio di seconda fascia che a stento riesce a stare al passo con quello inglese e spagnolo, e perchè no, anche quello tedesco. Ma analizziamo meglio la situazione. Nel campionato Italiano, il club che investe maggiormente sul mercato, oggi, è la Juventus. Si tratta, per la Juve, di sessioni di mercato, che dal suo ritorno in Serie A non sono mai state inferiori ai 40-50 milioni di euro. Fino a tre anni fa lo stesso valeva per l’Inter. Ora, se ci si fa caso, investire sul mercato, in modo intelligente e anche moderato, ma non troppo, ha sempre portato a dei risultati. Juventus 2011/12, spesi oltre 50 milioni nel mercato estivo, vittoria dello scudetto. Milan 2010/2011, spesi circa 40 milioni nel mercato estivo (anche rateizzati, quelli per Ibrahimovic), vittoria dello scudetto. Inter di Mourinho, spesi oltre 100 milioni nel mercato, realizzazione del famoso triplete. Questi sono solo alcuni degli esempi più lampanti di come il calcio sia fatto di investimenti, e che in loro assenza, non c’è trofeo al mondo che sia possibile vincere. Prendiamo, ora, in considerazione l’ultima stagione del Milan, una di quelle che non passerà di certo alla storia per le soddisfazioni che ci si è tolti. Secondi in campionato, eliminazione ai quarti di finale di Champions League dal Barcellona e stessa sorte per la semifinale di Coppa Italia per mano della Juventus. La domanda, spontanea, è una: perchè Il mercato rossonero della scorsa stagione è stato tra i più poveri e meno qualitativi di sempre? A parte il last-minute azzeccato da Galliani nell’acquistare Antonio Nocerino per soli 500 mila euro e la scommessa El Shaarawy, il resto è stato una gran delusione. Da Aquilani a Taiwo, da Didac Vilà a Mesbah (arrivato a Gennaio), il risultato è stato sotto gli occhi di tutti. E il 2012? Per ora solo cessioni, illustri. Zlatan Ibrahimovic, capocannoniere della Serie A 2011/12 e Thiago Silva, da tutti considerato il più forte centrale difensivo al Mondo. Lasciano il Milan perchè “un’offerta come questa non può non essere rifiutata”, parole del Presidente. Forse, Presidente, lei ha dimenticato un fatto importante e non trascurabile: noi siamo il Milan. Il club più titolato al Mondo non dovrebbe aver bisogno di cedere i suoi pezzi pregiati per mantenersi, semmai, dovrebbe rubarli agli altri. Se la Proprietà non è in grado di mantenersi al passo, che venda. Saremmo sempre grati di tutti gli anni pieni di incredibili vittorie e gioie. Noi tifosi, però, dobbiamo stare sereni e credere ancora nel buon senso di una società che per ora non ci ha rispettati a fondo, anzi, ci ha quasi presi in giro mettendo i volti degli ex numeri 11 e 33 rossoneri per pubblicizzare la campagna abbonamenti 2012/13. Ancora, fino al termine del mercato, mancano oltre due settimane e le critiche, quelle vere, è meglio metterle da parte. Sarà il 31 Agosto, alle 19:01 che tireremo le somme, e se fosse necessario, noi tifosi abbiamo il diritto di farci sentire. RIPRODUZIONE RISERVATA di Pietro L. Riillo Twitter @piexuus / @acmilan_topfans